Berlusconi a Napoli lancia Caldoro

Berlusconi a Napoli lancia Caldoro

Erano attese circa ventimila persone per l’incontro con il presidente del Consiglio Berlusconi, ma alla fine si è registrata delusione per la sola presenza di 3-4 mila presenti nel padiglione della mostra d’Oltremare. Alla kermesse erano presenti dirigenti del Pdl come Cosentino, Bocchino, Taglialatela, ma molte sedie erano vuote all’inizio del comizio del leader Berlusconi, con qualche mal di pancia dei dirigenti che si sono giustificati con il poco tempo avuto a disposizione per l’organizzazione dell’evento. Tuttavia per Caldoro è stato centrato l’obiettivo il quale rimarca il successo della manifestazione. Quando il premier prende la parola è una standing ovation e subito attacca sottolineando “…con tutto quello che ci fanno a volte abbiamo le scatole piene”. A sostegno di Stefano Caldoro, il premier, accolto dai militanti al grido di «Silvio-Silvio», ha chiesto che «almeno fino al 28» si gridi solo «Stefano-Stefano». Berlusconi non si risparmia sottolineando che il problema rifiuti è stato risolto grazie a lui in 58 giorni, parla delle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto nelle intercettazioni telefoniche, dei giudici nemici e poi chiama tutti i candidati sul palco, riservando un affettuoso saluto al presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia invitandolo sul palco, complimenti anche per il Ministro Mara Carfagna. Alessandra Mussolini va su tutte le furie perché Mara Carfagna sta parlando col premier e lei no. Al punto che quando le dicono che può passare anche lei nel retropalco, preferisce andarsene. In conclusione la manifestazione si chiude con il solito ritornello “Meno male che Silvio c’è” un evento vissuto a mezza strada tra autocelebrazione e delusione.

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