Alto Calore: Giuditta, Ianniciello e Capone chiedono un confronto

Non si ferma la battaglia del primo cittadino di Summonte, Pasquale Giuditta, contro la gestione “inefficiente, inefficace e per niente economica”, della società Alto Calore. Il sindaco di Summonte considera scellerata la scelta di rinviare l’Assemblea dei Soci a luglio e propone la convocazione di un incontro immediato che faccia chiarezza sulla gestione dell’Ente di Corso Europa. In linea con il sindaco Giuditta ci sono anche altri due sindaci, quello di Grottaminarda, Giovanni Ianniciello e quello di Ferruccio Capone di Montella.
“In attesa della prossima Assemblea che vedrà la partecipazione di tutti i soci dell’Alto Calore, che in maniera irresponsabile è stata rinviata a fine luglio, crediamo sia opportuno che ci debba essere un incontro immediato che faccia emerge questa situazione di stallo in cui versa l’Ente di Corso Europa – spiegano i tre  sindaci –.  Proponiamo un incontro per protestare e proporre, al fine di evitare che questo Cda combini altri guai in questo mese che ci separa dall’Assemblea. Un Cda che in questi anni, come è emerso già in più occasioni, si è caratterizzato per l’eccellenza delle negatività. La gestione D’Ercole è stata fallimentare. E’ sotto gli occhi di tutti che ha portato ad altissimi costi del servizio idrico che sono ricadute sui cittadini attraverso le esose bollette.  – propongono  Giuditta, Ianniciello e Capone  – In attesa della prossima Assemblea  di luglio crediamo, pertanto, che sia opportuno entrare in merito ai servizi offerti dall’Alto Calore verificando se le scelte di questo Consiglio d’Amministrazione abbiamo tenuto conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità nella gestione dell’Ente. Tutti i sindaci devono far fronte comune per superare i partiti  ed avviare l’Alto Calore verso una determinazione del suo ruolo strategico in considerazione dell’importanza che le risorse idriche hanno per la nostra Irpinia. Ciò, fino ad ora, non è stato fatto”.

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