Allarme residenze per anziani in Irpinia: “I controlli sono una chimera”

Nella battaglia contro il coronavirus stiamo registrando delle gravi situazioni nelle Residenze sanitarie che anche nel nostro territorio registrano contagi da Covid19, sia negli ospiti sia tra il personale: l’allarme viene lanciato da Pino FREDA, Coordinatore Provinciale FSI-USAE Sanità.

Riferendosi al caso scoppiato nella Rsa Minerva di Ariano afferma: Chiedo con forza e preoccupazione, rivolgendomi al Prefetto, alla Asl, ai Sindaci come alla protezione civile, affinchè di prendere in considerazione la opportunità di nominare un ESPERTO per la supervisione di ciò che accade nelle RSa, in un settore dove i controlli da parte delle istituzioni in questi ultimi anni non sono stati sempre puntuali o efficaci.

“Serve subito un tavolo di crisi specifico per monitorare tutte le RSA presenti sul territorio provinciale perché il problema rischia di esplodere e saranno loro a pagare il prezzo più alto”.

“E’ lì – prosegue Freda – che si trovano infatti i soggetti più fragili, a rischio in caso di contagio da coronavirus ma anche di morte come come purtroppo si registrano in alcune strutture. Utenti con gravi patologie e un esercito di professionisti dell’assistenza (operatori socio sanitari, infermieri,
terapisti) che in queste settimane lavorano con spirito di abnegazione. Basta leggere che cosa sta accadendo altrove, con le Rsa che diventano focolai incontrollabili di contagio. Anche nella provincia di Avellino la situazione è estremamente a rischio”.

“Per questo – conclude Pino Freda – serve mettere sotto osservazione tutte le Rsa e pensare seriamente ad individuare un ESPERTO cosi come ha fatto la Regione Liguria.

E visto che ci siamo sarebbe anche opportuno verificare se sussistano delle responsabilità da parte dei titolari di RSA nonché dei Direttori Sanitari Responsabili, spesso presenti saltuariamente (ahimè, piaga questa molto diffusa nelle Rsa ma fortuna non in tutte) che sono deputati al
controllo della salute dei pazienti e anche a quello degli operatori, che spesso non sono neanche inquadrati secondo le normative contrattuali previste per il Terzo Settore.

Basterebbe controllare i registri quotidiani delle visite mediche. E’ doveroso ricordare che la maggior parte delle RSA sono a regime di convenzione accreditata e, quindi, soggette ai controlli periodici delle Asl che non
sempre trovano purtroppo attuazione.
E’ doveroso da parte nostra ringraziare tutti gli operatori delle RSA per il lavoro che fanno prendendosi cura delle persone più fragili della società, i nostri anziani”.

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