Il bluff a cinque stelle scoperto da Festa

Non è dato sapere se durante l’ultima riunione di ieri sera dell’azzoppato tavolo del centro-sinistra qualcuno abbia chiesto conto al Movimento cinque stelle delle reali intenzioni sulla sfida elettorale cittadina, alla luce delle rivelazioni del sindaco Gianluca Festa. Il primo cittadino ha rivelato come durante l’ultima campagna elettorale per le politiche il leader nazionale Giuseppe Conte e il parlamentare irpino Michele Gubitosa gli abbiano  chiesto voti e sostegno politico. Il tutto mentre ufficialmente il Movimento cinque stelle era già alla opposizione dell’attuale amministrazione comunale. I fatti denunciati dal sindaco e ammessi dall’onorevole Gubitosa rappresentano sul piano politico una evidente contraddizione -l’ ennesima- del Movimento cinque stelle, se è vero come è vero che mentre il consigliere comunale Picariello, insieme con il consigliere regionale Ciampi conducevano una battaglia di denunce sull’operato amministrativo di Festa, il deputato irpino Gubitosa tesseva le lodi del sindaco di Avellino alla presenza dell’ex premier Giuseppe Conte.
Difficile che il Partito democratico abbia in queste ore la forza di avanzare critiche al suo principale alleato, anche perché a via Tagliamento c’è da risolvere innanzitutto il caso Alto Calore. L’inchiesta sull’amministratore Michelangelo Ciarcia (indagato con l’accusa di avere organizzato corsi di formazione professionale fittizi allo scopo di evadere il pagamento delle imposte, agendo in concerto con il sindaco di Santo Stefano del Sole Santoli, titolare della società formazione medesima) è un altro duro colpo alla immagine del partito. Ufficialmente non vi sono prese di posizione sul piano politico. L’unica difesa di Ciarcia è quella del segretario provinciale Nello Pizza, ma soltanto in veste di suo difensore di fiducia nel procedimento penale.

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