Gatta Cenerentola, il racconto tutto napoletano ha stregato Venezia. L’irpino Carpentieri tra i doppiatori

Dopo aver brillato tra i canali della Serenissima in occasione della 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove è stato presentato nella sezione Orizzonti, “Gatta Cenerentola” è sbarcato il 14 settembre nelle sale italiane e sta continuando a raccogliere consensi.

Film d’animazione a otto mani (sono infatti quattro i registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone) ispirato alla favola del ‘600 di Giambattista Basile, Gatta Cenerentola attinge simultaneamente al passato, al presente e al futuro per dare vita a un’opera tutta italiana, e quasi tutta napoletana, nella quale Napoli e la sua sensibilità creativa diventano protagoniste dando voce all’Italia intera.

A far parlare i protagonisti del film, personaggi del calibro di Alessandro Gassmann, Maria Pia Calzone, Massimiliano Gallo, Mariano Rigillo e Renato Carpentieri, attore e regista teatrale originario di Savignano Irpino, che ha al suo attivo anche importanti interpretazioni in cinema e televisione (tra queste in “Don Matteo” e “La squadra”).

“Gatta Cenerentola”, realizzato con una tecnica di animazione molto particolare che spazia dal 2D al 3D e impreziosito da balletti e da una colonna sonora in dialetto napoletano degna di nota, pur trattando temi molto delicati legati alla malavita, porta una ventata di speranza e di bellezza fuori dal comune. Vittorio Basile è un armatore che sogna di dare un futuro radioso alla città di Napoli inventando “un fiore all’occhiello dell’ingegneria navale italiana”. Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, e la bella Angelica Carannante, promessa sposa di Basile, mettono però fine alla vita e ai sogni dell’armatore. La piccola Mia, figlia di primo letto di Vittorio e ormai orfana, viene abbandonata nelle grinfie della matrigna e dei suoi sei figli che danno alla bambina il soprannome appunto di Gatta Cenerentola.

Il film si concentra quindi su Primo Gemito, ex uomo della scorta di Basile, che avrà il compito di riportare la legalità nel porto di Napoli e di restituire la libertà alla giovane figlia dell’armatore. Ce la farà? Un film che mette in evidenza l’orgoglio di sentirsi, oltre che italiani, prima di tutto campani.

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