Fare la mamma in Campania? E’ più difficile che nel resto d’Italia

maternità e lavoro

Le donne residenti in Campania hanno maggiori difficoltà a vivere la propria maternità rispetto ad altre realtà nazionali. E’ quanto è emerso dal rapporto annuale di Save the Children intitolato “Le Equilibriste. La maternità in Italia” e diffuso in occasione della festa della mamma.

La Campania si trova infatti all’ultima posizione della classifica nazionale come regione “mother friendly”, risultando dunque la peggiore in questo senso, e perde due posizioni rispetto al 2008, preceduta dalla Sicilia alla 20° posizione, dalla Calabria, che pur attestandosi al 19° posto guadagna due posizioni rispetto al 2008, dalla Puglia alla 18° e dalla Basilicata, 17°.

In linea generale, comunque, il quadro che emerge dallo studio non è nient’affatto positivo. In Italia le difficoltà legate alla condizione dell’essere madre non sono poche. A partire da quelle legate al bilanciamento di vita lavorativa e incarichi familiari.

Le mamme italiane sono infatti al primo posto in ambito europeo per anzianità (l’età del primo parto avviene di media a 31 anni) e sono portate sempre più spesso a rinunciare alla propria carriera professionale (il 37% delle donne tra i 25 e i 49 anni, con almeno un figlio, risulta inattiva).

Il tasso di disoccupazione delle donne, e in particolare delle madri, è tra i più alti in Europa, con discriminazioni anche piuttosto nette nel mondo del lavoro, decisi squilibri tra la figura materna e paterna nei carichi familiari, poche possibilità di conciliare gli impegni domestici con quelli lavorativi. Nel corso degli anni, la classifica del tasso di disoccupazione regionale non subisce variazioni notevoli, con le Province autonome di Bolzano e Trento e la Valle d’Aosta rispettivamente sui primi tre gradini del podio e le regioni meridionali in coda.

A complicare il contesto, la poco efficiente rete per la prima infanzia e lo scarso sostegno per le donne che decidono di diventare madri, sebbene l’Italia abbia toccato un nuovo record per denatalità (numero medio di figli per donna pari oggi a 1,34).

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