Facebook contro le bufale: ecco il decalogo per non cascarci

bufale su Facebook

Presente online per tre giorni, il decalogo di Facebook diffuso in 14 Paesi tra cui l’Italia vuole contrastare un fenomeno sempre più diffuso e del quale si parla molto: le bufale diffuse tramite il web.

Quante volte infatti ci siamo imbattuti in notizie dai titoli altisonanti, in qualcosa che potrebbe sembrare lo scoop del secolo, ma basato fondamentalmente sul nulla? 

Anche in Italia la battaglia, condotta dalla presidente della Camera Laura Boldrini, è piuttosto accesa, tanto da spingere la terza carica dello Stato a scrivere una lettera al patron di Facebook, Mark Zuckerberg. Ormai pare infatti che questo argomento sia divenuto una delle priorità dei social network (che si sa rappresentano ormai una delle più seguite fonti d’informazione oltre che di comunicazione).

E Facebook, appunto, risponde con un vero e proprio decalogo antibufale. Dieci consigli che aiuterebbero gli utenti a non cadere nella rete di coloro i quali diffondono notizie false e pronte a essere cliccate e condivise per il loro appeal (con il corrispettivo guadagno pubblicitario per chi le manovra ad arte). Insomma, basta essere creduloni.

Online per 72 ore sulla bacheca di Facebook, ecco comparire il decalogo che così recita.

Attenzione ai titoli altisonanti delle notizie: in particolare all’uso del maiuscolo e all’abuso dei punti esclamativi.

Attenzione alla url: se è solo simile a quella di un sito attendibile.

Prima di crederci, indagare sulla fonte: da chi viene quella notizia?

Attenzione alla formattazione e alla grafica del sito che diffonde la notizia: quasi sempre sono fatti male e mal gestiti.

Attenzione alle fotografie: a quelle ritoccate o pubblicate fuori contesto.

Controllare le date di pubblicazione: spesso poste senza senso cronologico o molto vecchie.

Controllare la credibilità dell’articolo attraverso la firma del giornalista o comunque tramite un richiamo a un riferimento o a una testimonianza.

Confrontare le fonti: la notizia è uscita altrove?

Avere la consapevolezza che esistono siti che deliberatamente diffondono fake e bufale.

Un invito inoltre a pensare prima di condividere, per non divenire un semplice pezzo dell’ingranaggio di disinformazione. “La notizia potrebbe essere uno scherzo – si legge infine nel vademecum – a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rilavano lo scopo umoristico”.

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