Sempre più persone giocano prima di andare a letto

Ma giocare la sera prima di andare a dormire con lo smartphone fa bene o fa male?

Per rispondere a questa domanda occorre andare a prendere in considerazione una serie di studi effettuati sugli smartphone e sull’uso eccessivo che si può fare dello stesso.

GIOCO SU MOBILE PRIMA DI ADDORMENTARSI: SI O NO?

Quella per i cellulari nel corso del tempo si è trasformata in una vera e propria ossessione che secondo alcuni studi, va a modificare i rapporti che intercorrono tra neurotrasmettitori.

Questo è dovuto alla presenza di sempre più giochi da scaricare sul proprio telefono. Le proposte di gioco vanno dai puzzle, ai giochi di strategia, alle macchinette in stile da bar come Book of Ra soldi veri, passando per i nuovi giochi in 3D.

Uno degli studi che attesta tale alterazione, proviene dalla Corea del Sud e venne presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America.

Su questo tema le risposte fornite dalla scienza analizzano diversi aspetti.

Gli elementi osservati e presi in considerazione nello studio sudcoreano sono stati:

  1. carenze nello studio,
  2. calo del sonno,
  3. riduzione della socialità

a questi si aggiungono i comportamenti che le singole persone adottano.

Evidenziando come la dipendenza da smartphone e da internet tende a modificare la chimica del cervello nel campione anagrafico studiato (quello adolescenziale) che ne diventa vittima.

DATI IN ITALIA

Se si prende in esame unicamente la nostra nazione emerge che un adolescente su 4 è online durante tutto il corso della giornata- In questo caso parlare di dipendenza risulta anche limitativo.

Solo pochi anni fa (era il 2016) due realtà sociali importanti, come lo sono Telefono azzurro e Doxakids, hanno messo in piedi una ricerca che prendeva in considerazione i comportamenti di 600 ragazzi rientranti nella fascia d’età 12-18 anni e residenti in tutta Italia.

Per ogni 100 ragazzi, 17 evidenziano l’impossibilità di staccarsi da smartphone e social, ed è uscito fuori anche un altro dato, un giovane su quattro è connesso per tutto il giorno.

Ulteriori dati consegnano uno scenario preoccupante:

  1. Il 45% si connette svariate volte al giorno,
  2. il 78% chatta su whatsapp in modo continuativo,
  3. il 21% si sveglia di notte per controllare l’arrivo di eventuali nuovi messaggi.

SINTOMI E MALESSERI

Questo malessere viene definito in gergo tecnico come Smartphone Addiction. Pare colpire prevalentemente i giovani che hanno una bassa autostima e delle difficoltà a relazionarsi.

Ascoltando gli specialisti che si occupano di questa patologia e dipendenza, i sintomi possono essere scatenati anche dall’assenza di una connessione o a causa del cellulare scarico.

Tra i sintomi gli esperti individuano prevalentemente ansia e agitazione.

Ma questi riguardano solo persone che manifestano stati lievi, nei casi più gravi si aggiungono anche tremori, vertigini e tachicardia.

PRIMA DI CORICARSI: IMPIEGO DELLO SMARTPHONE PER GIOCARE

Secondo gli esperti l’impiego di un dispositivo elettronico a emissione luminosa nelle ore prima del sonno può condizionare pesantemente la salute.

Sul medesimo tema ci sono però anche altre opinioni, relative a singoli giochi, ed è bene andarle a vedere più da vicino.

Ad esempio un gioco come Ruzzle, preso in esame da uno studio, giocato prima di coricarsi, aiuta e migliora la qualità del sonno.

Lo studio che evidenzia tale ribaltamento di ciò che fino a qui è stato preso in esame, è stato condotto da un team del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

Lavoro svolto assieme al Dipartimento NEUROFARBA (Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino) di Firenze.

I risultati di tale studio sono stati pubblicati sul Behavioral Sleep Medicine.

Questa ricerca si è basata su un fattore che è quello secondo cui l’impegno cognitivo eccessivo non favorisce il sonno, dimostrando come un allenamento costante ad un gioco che si può fare grazie all’uso di uno smartphone.

In questo caso una versione modificata di Ruzzle, effettuato prima di addormentarsi, riesce a migliorare il tempo in cui si prende sonno, costanza, efficienza, ma di un sonnellino effettuato nel pomeriggio non di notte.

Il campione analizzato è comunque esiguo. Bisogna ricordare che riguarda 38 studenti universitari tra i 19 ed i 30 anni, che non avevano giocato, o avevano giocato raramente con il Ruzzle.

Francesco Pizzigallo

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