Solofra, Legambiente scrive all’amministrazione

Solofra, Legambiente scrive all’amministrazione
Il circolo cittadino di Legambiente scrive all’amministrazione comunale con l’intento di stimolare una riflessione più approfondita e se del caso un consuntivo delle priorità sul fonte ambientale per quanto attiene la cittadina conciaria. A cominciare dal capitolo “raccolta differenziata”. “Riguardo…

Solofra, Legambiente scrive all’amministrazione

Il circolo cittadino di Legambiente scrive all’amministrazione comunale con l’intento di stimolare una riflessione più approfondita e se del caso un consuntivo delle priorità sul fonte ambientale per quanto attiene la cittadina conciaria. A cominciare dal capitolo “raccolta differenziata”. “Riguardo alla raccolta differenziata, si legge, c’è da favorire una migliore diffusione dei dati, in particolare delle percentuali raggiunte e il criterio che stabilisca la dimostrabilità dei suddetti dati. In secondo luogo, fermo restando l’impegno dell’Ufficio Ecologia al fine di garantire un servizio corretto ed efficiente, ci domandiamo se esista un sistema di controllo della qualità della raccolta stessa e se in base a questo ci sia effettivamente il modo di punire coloro che non ne rispettino le regole. In conseguenza dei monitoraggi fatti dai volontari del circolo si evince, infatti, che non tutti i cittadini hanno chiara l’utilità dei diversi cassonetti. Riteniamo che bisogni rendere noto ai cittadini la filiera completa del ciclo dei rifiuti urbani della città di Solofra” Ed ancora. “Ci domandiamo dove è finito il progetto del Porta a Porta, a che punto è? Perché non è partito?”. “Altro punto in sospeso da troppo tempo: il PUC. Dopo anni di attesa sarebbe il caso di adottarne uno, in modo da mettere in regola diverse situazioni che non lo sono, anche tenendo presente le linee guida del nuovo Piano Casa regionale approvato in giunta lo scorso 9 dicembre. Ci permettiamo per tanto di suggerire alcuni consigli all’amministrazione comunale. Nel nuovo Piano Urbanistico Comunale non dovrebbero mancare alcuni punti fondamentali: salvaguardia delle colline e contrasto all’aumento sproporzionato di costruzioni sul territorio solofrano, molte delle quali si trovano in Zona Rossa. Situazione Metanodotto e Cava di Turci, cosa sta succedendo? Come si vuole procedere? Si rileva che il passaggio del metanodotto interessa vaste zone che proprio dalla Regione Campania sono state classificate “Zone Rosse”. “Il recupero del Rione Toppolo, riteniamo debba essere un punto importante nell’attuazione del nuovo PUC, casale del tutto abbandonato a se stesso. Sebbene gli edifici siano in gran parte proprietà di privati la riqualificazione dell’area deve essere incentrata sulla salvaguardia del patrimonio storico-culturale che essi rappresentano. Recuperare quantomeno le facciate degli stabili è fondamentale per garantire la tutela dell’identità dei luoghi. Promuoviamo, inoltre, la realizzazione di un piano di mobilità sostenibile. Eliminazione delle barriere architettoniche. La realizzazione del PUC non può non affrontare la creazione di un serio Piano del verde. Vogliamo, inoltre, ricordare che Solofra si trova, anche se troppo spesso lo dimentica, all’interno di due parchi, uno quello regionale dei Monti Picentini, l’altro quello fluviale del Sarno. Cogliamo l’occasione per mettere l’accento sul lavoro di recupero ambientale che i volontari, senza alcun contributo economico, portano avanti da anni in località Scorza. Il contratto di gestione che il circolo ha concordato con l’amministrazione scadrà nel gennaio 2011. Fino a quel momento continueremo a migliorare l’area con l’auspicio di poter rinnovare lo stesso a condizioni più giuste. Occorre inoltre mantenere alta l’attenzione sul discorso Solofrana nell’ambito del quadro complessivo del disinquinamento del fiume Sarno anche in vista della prossima scadenza del commissariamento del Co.di.so. E’ fondamentale pensare a progetti seri per la tutela di siti di importanza primaria riguardanti la salvaguardia del patrimonio storico e architettonico come nel caso del Rione Toppolo, della Villa Romana a Sant’Agata e di quanto resta del Castello Orsini, i ponti dei valloni e di edifici storici nonostante appartengano a cittadini privati. Ultimo punto, ma non per questo il meno importante, la scuola. E’ ormai risaputa la nostra fitta collaborazione con le scuole presenti sul territorio solofrano, proprio in questa occasione riteniamo sia doveroso esprimere un nostro grazie di cuore a tutte le scuole di Solofra”.

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