Mercogliano, Scibelli: subito serivi per fasce deboli

Mercogliano, Scibelli: subito serivi per fasce deboli
“ Mutando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, ma per un’azione amministrativa efficiente sì, propongo l’inversione del modus operandi della macchina organizzativa del Comune per determinate categorie sociali: non deve essere più il cittadino a recarsi negli uffici comunali ma è il Comune…

Mercogliano, Scibelli: subito serivi per fasce deboli

“ Mutando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, ma per un’azione amministrativa efficiente sì, propongo l’inversione del modus operandi della macchina organizzativa del Comune per determinate categorie sociali: non deve essere più il cittadino a recarsi negli uffici comunali ma è il Comune che si porta al domicilio del cittadino per garantire l’erogazione di alcuni servizi essenziali.” Lo afferma Michele Scibelli, segretario del circolo Mpa di Mercogliano. “Il mio pensiero – aggiunge – va alle persone anziane ed agli invalidi, esistono una serie di servizi di assistenza domiciliare erogati a casa che hanno lo scopo di garantire agli anziani autosufficienti e non ed agli invalidi, di rimanere nel proprio domicilio. Questa serie di attività possono essere identificate nell’aiuto nella cura personale, aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, aiuto nell’acquisto della spesa e nella preparazione dei pasti ed accompagnamento negli spostamenti in città per necessità mediche o personali.” “Il servizio – spiega Scibelli – presuppone la creazione di una struttura organizzativa altamente specializzata nel settore e composta prevalentemente da giovani coadiuvati da personale esperto, in tal modo riusciremo a dare un servizio efficiente ai nostri anziani ed una possibilità di sviluppo occupazionale per i giovani mercoglianesi. Le prestazioni offerte non sono gratuite ma si prevede il pagamento di una quota il cui ammontare varia a seconda del reddito del nucleo familiare dell’anziano.” “Una proposta che, se accolta, garantirà all’anziano la giusta tranquillità e la vicinanza – conclude Scibelli – di un’amministrazione sensibile ai loro disagi.”

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