Grottolella, mozione di sfiducia contro il sindaco Bergamasco

Grottolella, cinque consiglieri firmano mozione di sfiducia al Sindaco Bergamasco. Due giorni fa, l’otto marzo, è stata depositata all’ufficio protocollo del comune di Grottolella, una mozione di sfiducia nei confronti dell’amministrazione guidata da Vincenza Bergamasco. Il documento, ampiamente motivato nei suoi articolati punti, è stato sottoscritto da ben cinque consiglieri comunali.

Oltre ai consiglieri di Minoranza, Grossi, Spagnuolo e Magliacane , la mozione è stata sottoscritta dai consiglieri Vitale e Medugno che da mesi sono fuoriusciti dalla attuale maggioranza formando un gruppo autonomo in consiglio comunale. Le ragioni della mozione sono molteplici, dalla mancanza di discontinuità con i metodi del passato, dal mancato cambiamento in Giunta fino al totale o quasi fallimento del progetto politico con il quale gli attuali amministratori si presentarono al corpo elettorale nel 2014. Mozione che appunto riassume sia le motivazioni della attuale minoranza si quella del gruppo di Vitale e di Medugno.

Con la stessa mozione di sfiducia, i consiglieri hanno chiesto la celebrazione del consiglio comunale in tempi brevi, al fine di verificare la tenuta della maggioranza politica nell’assise comunale. Il consiglio comunale a norma di regolamento non potrebbe tenersi prima dei dieci giorni e non oltre i 30 giorni dal deposito della mozione. Dunque facendo qualche calcolo, il consiglio comunale non si terrà prima del sette aprile prossimo, giorno in cui sapremo se nel comune di Grottolella esisterà o meno una maggioranza. Difficile da dire quale posizione assumerà l’attuale capogruppo di maggioranza Lino Guerriero, visto che fu proprio lui ha minacciare di far cadere l’amministrazione nel settembre 2016 , minacciando di far cadere l’amministrazione attraverso le dimissioni in mano al notaio. Vedremo dunque cosa accadrà in questo mese al comune di Grottolella, e vedremo soprattutto se la mozione di sfiducia troverà i numeri necessari in consiglio comunale per fare cadere l’amministrazione restituendo la parola al popolo sovrano.

SPOT