Ariano Irpino, scontro sugli swap tra Comune e Bnl

Ariano Irpino, scontro sugli swap tra Comune e Bnl
La giunta comunale di Ariano Irpino non ritiene soddisfacente la proposta della Bnl per la risoluzione degli swap, dunque appare scontata la rinuncia a tale strumento e anche l’apertura di un contenzioso per evitare di risarcire la Bnl di una somma pari ad un milione di euro per l’estinzione anticip…

Ariano Irpino, scontro sugli swap tra Comune e Bnl

La giunta comunale di Ariano Irpino non ritiene soddisfacente la proposta della Bnl per la risoluzione degli swap, dunque appare scontata la rinuncia a tale strumento e anche l’apertura di un contenzioso per evitare di risarcire la Bnl di una somma pari ad un milione di euro per l’estinzione anticipata dei mutui. Per il noto istituto di credito, il Comune può risolvere in qualsiasi momento i mutui contratti (ammontanti a circa 17 milioni di euro) ma deve attenersi a regole che comportano l’erogazione di commissioni e interessi. “In pratica – spiega il vice sindaco Lo Conte – ci apprestiamo a chiedere la risoluzione dei mutui contratti per inadempimento, alla luce del conflitto di interessi evidenziato proprio dalla Corte dei Conti in quanto la banca ha agito contemporaneamente come advisor e come sportello erogante. Chi ci doveva controllare, tutelare e consigliare non poteva essere nello stesso tempo anche l’erogatore del mutuo. Ecco perchè siamo orientati a chiudere gli swap e a tutelarci dal punto di vista giudiziario. Il nostro obiettivo – conclude il vice sindaco – è di non far pagare ai cittadini operazioni che, visto l’andamento incerto dei tassi, rischiano di non andare bene per il futuro. Non si possono predisporre bilanci comunali con l’incertezza sui tassi di interessi per i mutui contratti”. L’avvio del contenzione dovrebbe avvenire entro la fine di Gennaio ma l’opposizione non la pensa allo stesso modo. Giovanni La Vita, consigliere socialista, sostiene che “il Comune dovrebbe avere il coraggio di dichiarare il dissesto finanziario”. Andrebbero dunque ricercate le responsabilità tra gli amministratori, consiglieri comunali, revisori dei conti e funzionari del Comune che hanno determinato questa scelta sbagliata.

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