Turismo, estate nera per l’Irpinia: meno 30%
Flussi in calo: giugno e luglio si chiudono con un segno negativo. E’ davvero un’estate difficile per il turismo in provincia di Avellino. Per la prima volta inizia a perdere il settore della ristorazione che da sempre rappresenta un segmento importante, facendo dell’Irpinia meta privilegiati per visitatori provenienti dalle aree metropolitane, su tutte Napoli e Salerno. Agriturismi, ristoranti e pizzerie segnano un meno 30%. Perde terremo anche il settore delle cerimonie: soprattutto i matrimoni con un meno 20%. A diffondere i dati sono le associazioni di categoria: dalla ristorazione agli alberghi. “Ci aspettavamo un quadro negativo – afferma Luigi Vitiello ristoratore e presidente dell’associazione cuochi avellinesi – scontiamo l’onda lunga della crisi”. “Non riusciamo ancora a mettere a sistema attori e risorse del territorio – aggiunge Massimo Maiella, presidente di Federalberghi di Confindustria – manca una serie programmazione e tutti quegli eventi che si tengono sul territorio sono slegati tra loro”.




