Sanità privata, Uil: continua la mobilitazione

Sanità privata, Uil: continua la mobilitazione
Continua lo stato di mobilitazione per i dipendenti della sanità privata anche in Irpinia. Lo annuncia la Uil. Ecco la nota: “Dopo gli impegni assunti unitariamente per il rilancio della vertenza per la sanità privata, con un documento approvato dagli stati generali delle nostre categorie riuniti a …

Sanità privata, Uil: continua la mobilitazione

Continua lo stato di mobilitazione per i dipendenti della sanità privata anche in Irpinia. Lo annuncia la Uil. Ecco la nota: “Dopo gli impegni assunti unitariamente per il rilancio della vertenza per la sanità privata, con un documento approvato dagli stati generali delle nostre categorie riuniti a Roma il 6 luglio scorso, riconfermando la situazione di “totale assenza” di risposte da parte dei datori di lavoro della sanità privata, dopo 42 mesi di scadenza del contratto di lavoro, si è deciso di inviare un’ultima richiesta a Regioni e Ministero . Prenderemo atto in tempi brevissimi del tipo di riscontro che sarà dato a questo ennesimo richiamo alle responsabilità istituzionali regionali e nazionali per l’avvio delle conseguenti iniziative. Il rinnovo del contratto di lavoro nella Sanità Privata, scaduto dal dicembre 2005, è questione che riguarda le associazioni datoriali e le Organizzazioni Sindacali che sono rappresentative nel settore. Per questo motivo da mesi abbiamo intrapreso contro le stesse un percorso vertenziale che, seppure caratterizzato da grande senso di responsabilità in ragione del servizio in discussione, ha messo in campo tutti gli strumenti disponibili, compreso lo sciopero generale della categoria, finalizzati a far conseguire a tutti i lavoratori il rinnovo contrattuale relativo a due bienni contrattuali 2006-2007 e 2008-2009. A questa ostinata e coraggiosa scelta di responsabilità si è contrapposta la irresponsabile logica della declinatoria e della negazione dell’obbligo a rinnovare il contratto. Facciamo presente che la Sanità Privata accreditata copre un settore economico che non ha mai conosciuto – né conosce ora – crisi di produttività. E’ diffusa in tutte le regioni in maniera complementare al sistema sanitario pubblico rispetto al quale opera in regime di sussidiarietà; anche se, in alcuni ambiti territoriali, gestisce in maniera esclusiva servizi di prima necessità e/o di alta specializzazione. E’ sostanzialmente sostenuta da finanza pubblica derivante dal Fondo Sanitario Nazionale che integra pesantemente, soprattutto per l’attività ambulatoriale. La questione del rinnovo del contratto di lavoro per gli operatori della Sanità Privata quindi, oltre a produrre pesanti elementi di destabilizzazione nel futuro dei rapporti tra le parti contraenti, evidenzia gravi problemi sul piano gestionale e del rispetto dei principi minimi di responsabilità e di etica sociale da parte delle associazioni degli imprenditori e delle parti istituzionali che hanno competenze di gestione diretta dei servizi alla persona e di tutela della salute. Per questi motivi il sindacato ha deciso l’inasprimento delle iniziative di mobilitazione e di lotta, da articolare sul livello nazionale e locale, a supporto della vertenza assunta dalle segreterie generali come obiettivo prioritario, in un percorso che avrà termine solo al raggiungimento della sottoscrizione del contratto nazionale di lavoro Sarà anche avviata di una capillare campagna di informazione ai cittadini, sulle gravissime responsabilità delle associazioni datoriali della Sanità privata e sui rischi di queste attività di deregolazione dei rapporti di lavoro anche rispetto alla qualità delle prestazioni legate ai livelli essenziali di assistenza. “Con questa assenza continua delle associazioni datoriali – ha spiegato Ugo Petretta, segretario della Uil-Flp – e delle istituzioni si finisce per penalizzare da una parte i lavoratori e dall’altra i cittadini che usufruiscono di certi servizi. Non dimentichiamo che la posizione di lavoratori della Sanità nella nostra Regione è ancora più delicata. Con il commissariamento dell’Asl non possiamo prevedere con certezza il futuro delle aziende sanitarie accreditate con l’Asl. LA speranza è che la politica e i tecnici incaricati facciano il loro dovere, operando i tagli dove è necessario. I nostri ospedali spendono milioni di euro in consulenze. Non accetteremo mai che a pagare per gli sprechi siano lavoratori e cittadini”. “La Uil di Avellino – aggiunge il segretario provinciale Franco De Feo – si batterà in tutti i modi perché la situazione si sblocchi. Dopo quattro anni urge che le istituzioni e i datori di lavoro facciano la loro parte fino in fondo. Soprattutto in un momento così delicato per il comparto sanità della nostra regione. Come sindacato saremo in prima fila sia al fianco dei lavoratori che a quello dei cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari”.

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