Provincia, studio su vitivinicolo: confermata necessità rilancio

Provincia, studio su vitivinicolo: confermata necessità rilancio

Si è riunito presso la sede dell’Assessorato all’Agricoltura il Comitato per il settore vitivinicolo costituito dalla Provincia di Avellino. Il prof. Eugenio Pomarici del Dipartimento di Economia e Politica Agraria dell’Università Federico II di Napoli ha illustrato i dati relativi all’evoluzione del settore nell’ultimo ventennio evidenziando la attuale geografia del comparto e le peculiarità del settore nella provincia di Avellino anche in relazione al contesto nazionale e regionale.
Dallo studio è emerso, in primo luogo, come nel corso dell’ultimo ventennio si sia registrato un sensibile incremento delle superfici vitate che ha portato ad aumenti della produzione che si attestano tra il 400 e il 500% per l’Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Tutti gli intervenuti hanno evidenziato come sia impossibile, anche in una logica di libero mercato, ipotizzare interventi che impongano la fissazione di prezzi di riferimento.
In considerazione del momento di crisi generalizzato i presenti hanno, però, posto l’accento sulla necessità di adottare strategie per il rilancio del comparto vitivinicolo a partire da azioni che agevolino la visibilità del territorio irpino e delle sue produzioni. In quest’ottica diversi i filoni individuati: studio dei canali di commercializzazione del vino, analisi degli operatori del sistema distributivo, realizzazione di un sistema di facilitazione dei contatti e delle relazioni tra imprese e interlocutori privilegiati. Attività che dovranno essere ricondotte allo sviluppo dell’intero settore produttivo, in sostanza alla promozione del territorio, come area a vocazione vitivinicola. All’incontro erano presenti l’assessore provinciale all’Agricoltura, all’Università e alla Ricerca scientifica, prof. Raffaele Coppola, il prof. Luigi Moio ordinario di Enologia presso l’Università Federico II di Napoli, Lucio Mastroberardino presidente nazionale di Unione Italiana Vini, Giuseppe Licursi vice presidente della Camera di Commercio, Francesco Vigorita presidente della Coldiretti di Avellino, Alfonso Tartaglia dirigente dello Stapa Cepica – Regione Campania,Tommaso Vitale responsabile Agricoltura dello Stapa Cepica, Rosario Concilio della Cia e Marino Donnarumma del Consorzio degli Otto comuni del Greco di Tufo. La riunione di ieri fa seguito ad un altro incontro operativo a cui avevano partecipato anche il vice presidente della Confindustria Sabino Basso e il presidente del Consorzio di Tutela Antonio Buono.
Il tavolo ha evidenziato come la viticoltura sia chiamata ad intraprendere scelte importanti, anche nell’immediato, sia pure a titolo transitorio, a partire da una riduzione dei quantitativi offerti al mercato. A tale proposito si è segnalata l’opportunità di accedere, già dalla prossima annata, alle provvidenze relative alla “vendemmia verde” esperendo la possibilità di ottenere un incremento degli importi riconosciuti. In tale senso sarà utile una capillare campagna di informazione. Il Tavolo, inoltre, si è soffermato sull’importanza di avviare un programma pluriennale finalizzato a garantire il mantenimento di elevati standard qualitativi mettendo a punto idonei processi di valutazione e certificazione delle materie prime e dei prodotti. Questo approccio potrà, peraltro, condurre alla definizione di strumenti di pagamento dell’uva a qualità. Una garanzia di qualità necessaria per far ripartire il settore, anche nell’ottica di creare un’offerta enoturistica in grado di attrarre i consumatori.
Solo così un ruolo essenziale potrà essere svolto dai Consorzi di tutela da associazioni di produttori che dovranno mirare all’incremento della visibilità in una logica di promozione del territorio e delle sue produzioni. La filiera vitivinicola irpina dovrà quindi dare vita a un programma di promozione di ampio respiro che si articoli in modo coerente tra intensificazione delle relazioni con gli operatori della distribuzione, azioni di comunicazione rivolte al pubblico finale e attività volte a valorizzare l’enoturismo in Irpinia in chiave di promozione di tutta l’area. Questo piano dovrà essere strategicamente fondato, condotto con adeguate professionalità e realizzato includendo e valorizzando tutte le componenti della filiera vitivinicola irpina.

SPOT