Odcec Napoli, in programma un webinar sul caro bollette

Odcec
Vincenzo Tiby ed Eraldo Turi

«Promuovere un dialogo costruttivo tra imprese, pubbliche amministrazioni, comunità, associazioni di consumatori e ordini professionali, per cogliere le nuove opportunità produttive ed occupazionali connesse alla transizione energetica per ridurre i costi in bolletta, rappresentano un impegno necessario per superare l’attuale crisi economico-finanziaria che le aziende stanno affrontando a causa dei rincari energetici e a catena su tutte le filiere produttive». Lo ha detto Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Odcec) di Napoli, presentando il webinar sul tema del “caro bollette” organizzato dalla Commissione di studio Tutela del Consumo, per favorire lo sviluppo di nuove competenze professionali e che si terrà lunedì 21 novembre a partire dalle 15:00.

«L’aumento delle quotazioni del gas – ha aggiunto Turi – si è rapidamente trasferito sul prezzo dell’energia elettrica facendo lievitare i costi energetici di imprese che sono passati da 8 miliardi del 2019 a 37 miliardi previsti per il 2022. Un livello insostenibile che minaccia chiusure stante alcuni ma ancora insufficienti interventi introdotti recentemente».

«La crisi consente anche di comprendere – ha sottolineato Vincenzo Tiby (consigliere delegato dei dottori commercialisti napoletani) – che è necessario invertire la rotta dell’approvvigionamento energetico verso fonti rinnovabili in grado di ridurre i costi in bolletta con risparmi fino al 70%, accelerando il processo di sostenibilità ambientale, come nel caso delle comunità energetiche, e la necessità di conoscere le regole del mercato per aiutare le imprese e i consumatori a gestire adeguatamente le risorse finanziarie. Occorre puntare sull’efficienza delle risorse che passa per la riduzione dei costi in bolletta, il risparmio energetico globale e la tutela dell’ambiente. I professionisti sono al fianco delle imprese che richiedono sempre più competenze trasversali e orientate alle esigenze del mercato. Le misure agevolative messe in campo dal governo e dalle regioni, aiuteranno le imprese nel brevissimo periodo ma non saranno risolutive considerato che la guerra in Ucraina probabilmente si protrarrà nel tempo e che le tematiche ambientali da lungo tempo sono al centro dalle strategie UE. In tale quadro – continua Tiby – è anche importante capire i meccanismi legati alla fatturazione e alla corretta determinazione degli importi addebitati in fattura, nel rispetto delle norme e delle condizioni contrattuali avendo contezza delle situazioni che denotano le prassi scorrette degli operatori. Occhio anche al rispetto delle condizioni contrattuali nel passaggio dal mercato tutelato a quello libero».

Secondo Stefania Linguerri (presidente della Commissione di studio tutela del consumo dell’Odcec partenopeo) «l’impatto più ‘tangibile’ della crisi energetica è sul potere d’acquisto dei consumatori. Gli analisti stimano una spesa energetica della famiglia tipo a oltre 5.200 euro quest’anno e a quasi 6.900 euro l’anno prossimo, con aumenti, rispetto all’anno precedente, di oltre 1.900 euro nel 2022 e oltre 1.600 euro nel 2023. Gas naturale e petrolio insieme soddisfano oltre i tre quarti del fabbisogno energetico italiano; il gas offre solo circa il 40% e sono quasi interamente importati. La crisi ucraina ha messo in evidenza la dipendenza dell’Europa, e di alcuni Paesi in particolare tra cui l’Italia, dal gas russo. In Italia – conclude Linguerri – all’interno del Pnrr sono stanziati circa 85 miliardi di euro per la transizione ecologica e la mobilità sostenibile con la finalità, tra l’altro, di coordinare gli interventi utili a raggiungere l’obiettivo della de-carbonizzazione entro il 2050».

Al forum interverranno anche Carlo Marino (presidente Anci Campania); Paola Giordano (presidente Ancrel Campania); Antonella Miletti (docente Istituzioni di Diritto Privato, Università degli Studi di Napoli Federico II); Marco Vignola (responsabile Settore Energia Unione Nazionale Consumatori); Claudio Corso (dottorando in Diritto delle Persone, delle Imprese e dei Mercati); Silvana Urso (responsabile delle Procedure Speciali dello Sportello del Consumatore Energia e Ambiente-Acquirente Unico), Giovanni Galieti (responsabile Servizio Conciliazione Arera-Acquirente Unico), Carlo De Masi (presidente nazionale Adiconsum) e Dario Del Grosso Colonna (responsabile Energia, Ambiente e Servizi idrici Adoc Nazionale).

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