Novolegno taglia 30 lavoratori,Feneal:scelta drastica

Novolegno taglia 30 lavoratori,Feneal:scelta drastica
Sindacato sul piede di guerra dopo l’annuncio dei tagli al personale della Novolegno. L’Azienda, con sede nella zona industriale di Montefredane, infatti, ha annunciato di voler sopprimere una delle linee di produzione attualmente più attive e proficue. La Feneal-UIL ha tenuto nel pomeriggio, insie…

Novolegno taglia 30 lavoratori,Feneal:scelta drastica

Sindacato sul piede di guerra dopo l’annuncio dei tagli al personale della Novolegno. L’Azienda, con sede nella zona industriale di Montefredane, infatti, ha annunciato di voler sopprimere una delle linee di produzione attualmente più attive e proficue. La Feneal-UIL ha tenuto nel pomeriggio, insieme con i sindacati di categoria di Cgil e Cisl, un’assemblea con i lavoratori della Novolegno allo scopo di chiarire la situazione. La comunicazione dei tagli al personale, infatti, è arrivata in un momento di inattività dello stabilimento. “Il comportamento tenuto dalla Dirigenza dello stabilimento – ha dichiarato Carmine Piemonte della Feneal – non ci sembra assolutamente corretto. Solo qualche settimana fa, nel corso di un incontro, la Novolegno aveva garantito proprio su quella linea di produzione e non si era minimamente accennato a licenziamenti. La scorsa settimana avevamo contattato i vertici per discutere di una serie di comportamenti persecutori messi in atto negli ultimi giorni, attraverso lettere di richiamo, ad alcuni operai. Solo in quel momento, senza nessun preavviso, ci è stato verbalmente comunicato che si intende procedere con i tagli di personale. Sappiamo benissimo che il momento economico è difficile e che la crisi ha messo in difficoltà il settore industriale ed edile, ma ci sono delle alternative ai licenziamenti, il Governo ha messo in atto tutta una serie di provvedimenti sugli ammortizzatori sociali che permettono alle aziende di non arrivare al licenziamento. Quindi non ci spieghiamo i motivi di questa scelta. Soprattutto in riferimento alla linea di produzione che intendono eliminare. “Aspettiamo di incontrare i vertici dell’azienda – ha concluso Piemonte -per ottenere una smentita dell’ipotesi ventilata nell’ultimo incontro e per avere un quadro chiaro dell’organico della Novolegno” “La decisione comunicata dalla Novolegno – ha commentato il Segretario Generale della UIL Franco De Feo – è soltanto una provocazione estiva. Non accetteremo in alcun modo di approfondire problematiche relative a riduzione di personale. L’attuale organico deve, non solo essere mantenuto, ma consolidato rispetto ad impegni occupazionali assunti dal Gruppo Fantoni all’atto dell’insediamento delle prime Aziende Novolegno e Novoxil e poi, successivamente, della XILOPAC e dall’assegnazione di finanziamenti da parte dello Stato. Ci sembra assolutamente priva di motivazione la ventilata ipotesi di riduzione di personale e siamo fortemente convinti che la crisi si supera con l’utilizzazione di tutti gli ammortizzatori sociali possibili capaci di evitare i licenziamenti e di mantenere i lavoratori all’interno delle Aziende. Siamo nettamente contrari ad ogni ipotesi di licenziamento, lo ripetiamo a gran voce in modo che giunga chiaro e netto alle orecchie della Direzione Aziendale locale ed al Gruppo Fantoni, difenderemo in ogni modo, con il dialogo, la concertazione e la mobilitazione tutti i posti di lavoro in un’Azienda storica del settore delle costruzioni. Nelle prossime settimane il tavolo anticrisi, costituito alla Provincia sarà riconvocato e chiediamo fin da ora la collaborazione delle Istituzioni sulla questione”.

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