Lavoro: sit in e proteste, sarà un lunedì nero
Sarà un lunedì nero per il mondo del lavoro in provincia di Avellino. Sono due le manifestazioni di protesta in programma nel giorno che apre la settimana. Nella mattinata, presidio di protesta dei forestali della comunità montana Terminio-Cervialto sotto la sede di Montella. Nonostante le promesse, i soldi non sono arrivati dalla Regione e da otto mesi manca lo stipendio. Il 5 ottobre toccherà, invece, agli oltre 200 impiegati delle comunità montante irpine. Anche in questo caso arretrati che si accumulano nel tempo, in alcuni casi sono senza paga da cinque mesi. Invano, i sindacati hanno tentato di incontrare i presidenti. Ci sarà un’assemblea al centro sociale. Sempre, lunedì nel pomeriggio sit in di protesta nel consiglio provinciale dei 27 addetti al controllo delle caldaie. Le rassicurazioni fornite pochi giorni fa a caserma Litto non sono bastate. I lavoratori, che svolgono il servizio per conto dell’Arpac, sono senza soldi da due mesi e senza più contratto. Infine, stamane è riesploso il dramma dei 70 operai ex Cablauto. C’è stato un incontro al Samantha Della Porta. Prorogare la cassa integrazione straordinaria per un altro anno, firmare un protocollo di intesa con provincia e comune ed entro quindici giorni ottenere una risposta dall’Asi che si era detta disponibile al prestito di un capannone: sono questi i prossimi passi ai quali i sindacati stanno lavorando per tentare di risolvere la grave crisi. I settanta dipendenti dell’azienda che produceva componentistica per auto, da quattro anni sono in cassa integrazione straordinaria, in scadenza il prossimo trentuno dicembre.




