Lavoro, al sud il doppio di irregolari. Santoli: dati allarmanti

Lavoro, al sud il doppio di irregolari. Santoli: dati allarmanti

Nel corso dell’audizione odierna alla XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, il Ministro Sacconi ha illustrato l’indagine conoscitiva riguardante “Taluni fenomeni distorsivi del mercato del lavoro: lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera”. Il Ministro ha messo in luce la situazione del lavoro irregolare in Italia, sottolineandone alcuni aspetti peculiari, come la spiccata variabilità che esso assume sul territorio nazionale, e tracciando la strategia di prevenzione e contrasto al fenomeno. “Dall’analisi del Ministro è emerso con evidenza un Italia divisa in due- afferma il segretario regionale dell’UGL Costruzioni Gerardo Santoli- L’irregolarità del lavoro è particolarmente accentuata nel Mezzogiorno dove la quota di occupati irregolari sul totale dei lavoratori supera il 18%; le regioni del Centro registrano un livello superiore al 10%; il Nord presenta, invece, un livello medio del 9%, con il Nord-Est che registra un 8,6%. In sostanza nel Mezzogiorno vi è il doppio di lavoro irregolare rispetto al Nord.” Se poi si analizziamo i vari settori emerge ancora una volta che agricoltura e edilizia sono i settori che maggiormente risentono degli infortuni e del caporalato. “Nel settore edile il divario è ancora più allarmante e spaventoso- continua Santoli- con tassi di irregolarità che vanno dal 19% del Sud al 2,7% del Nord Est. La pratica dell’appalto all’insegna del massimo ribasso è sicuramente una delle principali ragioni della presenza ancora massiccia di sommerso (oltre che della riduzione della sicurezza sul lavoro). L’irregolarità, inoltre, deriva da un eccessivo utilizzo del subappalto. Il lavoro irregolare assume prevalentemente la forma di lavoro nero (in quanto è diffuso il fenomeno del caporalato), ma è presente anche nella forma del lavoro grigio, Tra le principali forme di irregolarità, inoltre, vi è l’utilizzo improprio del lavoro a tempo parziale il sottoinquadramento, la non applicazione di regole contrattuali Il caporalato che tutti ritenevamo sconfitto invece dall’indagine del ministro è evidente che continua a persistere in forme gravi e questo anche per effetto di una infiltrazione delle organizzazioni criminali, in grado di esercitare un forte controllo anche sul settore dell’edilizia. Ovviamente, questo stato di profonda illegalità è inoltre causa frequente di numerosi infortuni sul lavoro, che in alcuni casi si rivelano fatali per i lavoratori.”

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