La Uil: è l’ora delle riforme, il paese deve ripartire

La Uil: è l’ora delle riforme, il paese deve ripartire

Ancora una valutazione negativa dai dati Ocse sulla pressione fiscale resi noti ieri. Ad essere maggiormente colpiti continuano ad essere i lavoratori a reddito fisso attraverso una tassazione sul lavoro che è diventata insostenibile. La Uil ancora una volta chiede al Governo di intervenire con misure efficaci. Oggi più che mai è necessaria una riforma che coniughi rigore e sviluppo, concordata con le parti sociali. “ I dati dell’Ocse – ha spiegato il segretario generale di Avellino Franco De Feo – confermano i nostri dubbi a proposito di crisi e ripresa dell’economia in Italia. La pressione fiscale resta fortissima sui lavoratori dipendenti, segno che questo Governo ha scelto di tassare il lavoro e le famiglie, piuttosto che colpire i grandi interessi e i grandi capitali. La politica economica del Governo Berlusconi non è più tollerabile. Il sindacato pretende, a questo punto, una riforma fiscale seria, che trovi il consenso delle parti sociali. L’obiettivo è quello di conseguire una riduzione del deficit pubblico contemporaneamente a un sostegno della domanda interna per far crescere la nostra economia oltre l’1% previsto per i prossimi due anni. A questo proposito, l’avvio della riforma fiscale con una riduzione delle tasse sul lavoro che, come conferma l’OCSE hanno raggiunto livelli altissimi, è di fondamentale importanza”.

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