Irisbus, Ugl: preoccupati dal piano e dai tagli

Irisbus, Ugl: preoccupati dal piano e dai tagli

“Le preoccupazioni delle Organizzazioni Sindacali purtroppo anche per quanto riguarda la IrisBus di Flumeri si sono rivelate veritiere. Dal summit a Confindustria nessuna notizia positiva è venuta fuori anzi, perchè si esca dalla crisi sono a rischio ben 250 posti sulle 840 maestranze attualmente in pianta organica”. Così il segretario dell’Ugl-Metalmeccanici, Giovanni Cicchella, esordisce all’indomani dell’incontro a Confindustria e a conclusione dell’assemblea che si è tenuta stamane in Iris Bus con tutte le maestranze. “Alla base della vertenza non solo la riduzione delle commesse ma anche l’abbattimento della vendita dei pullman prodotti a Flumeri. E per poter uscire dalla crisi, secondo Fiat all’IrisBus occorre una ristrutturazione che costerà 8 milioni di euro e che comporterà la riduzione di 300 ore dell’attività lavorativa con conseguente prepensionamento che interesserà proprio i 250 posti in esubero”. Intanto stamane assemblea con i lavoratori. “Le Organizzazioni Sindacali – dichiara Cicchella – hanno illustrato alle maestranze il piano previsto per la IrisBus con annessa ristrutturazione e avvio al pensionamento delle 250 unità lavorative. Inoltre il Sindacato di categoria ha ribadito che l’attuale situazione è davvero molto delicata ed è per questo che occorrerà l’unità per trovare la soluzione migliore. Nel frattempo, laddove si dovesse trovare l’accordo già nel mese di luglio sarà attivata la Cassa Integrazione Straordinaria che durerà 12 mesi che coinciderà con la chiusura dello stabilimento per ristrutturazione. Secondo il piano aziendale, la ripresa dell’attività produttiva sarebbe prevista per il 15 novembre prossimo con il rientro in fabbrica dei lavoratori in modo graduale entrando a pieno regime entro il 31 dicembre 2010. dal primo gennaio dell’anno prossimo l’azienda provvederà alla messa in mobilità con l’avvio delle 250 unità circa al pensionamento. In conclusione, ad onore della cronaca, è da evidenziare come in Italia il parco autobus sia obsoleto con una media di 13 anni di attività ed altamente inquinante. A mio parere la Iris Bus potrebbe essere lo stabilimento dove attuare una produzione di autobus moderni, sotto ogni punto di vista, ma perchè ciò avvenga è necessario che la politica nel suo insieme passi dalle parole ai fatti attivando tutte le procedure mirate alla sostituzione dell’attuale parco autobus italiano”. I prossimi giorni, dunque, saranno importanti non solo perchè si avrà un quadro completo sulla vertenza ma soprattutto perchè si giungerà ad una decisione, che sarà definitiva.

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