Irisbus, Maraia chiede pensionamento per 230 lavoratori

Pubblichiamo una lettera inviata da Giovanni Maraia di Ariano in Movimento che ha inviato al Presidente della Repubblica ed al Ministro del lavoro in merito alla situazione dei lavoratori Irisbus: “Sottopongo alla vostra attenzione, per una giusta e doverosa soluzione, la condizione pensionistica di circa 230 lavoratori della Irisbus di Valle Ufita in provincia di Avellino. Questi lavoratori, per esser stati posti in cassa integrazione straordinaria per cessata attivita’ e ristrutturazione aziendale dopo il 4/12/011 e precisamente il 15/12/011, non possono andare in pensione con le vecchie regole pensionistiche. I lavoratori della Irisbus, dopo i due anni di cassa integrazione straordinaria e i quattro anni di mobilita’, in caso di mancata ripresa produttiva, rimarranno senza retribuzione in attesa di raggiungere l’età pensionabile. Se per questi lavoratori venisse applicato il vecchio sistema previdenziale, gli anni di cassa integrazione e di mobilità permetterebbero il raggiungimento dell’età richiesta per la pensione. Vi chiedo di voler esaminare se vi é una disparità di trattamento dei lavoratori della Irisbus rispetto ad altri lavoratori, relativamente all’applicazione del vecchio sistema previdenziale. Tale sistema é applicato ai lavoratori della ex Fiat di Termine Imerese e del gruppo Alenia, che hanno stipulato accordi di cassa integrazione per ristrutturazione aziendale entro dicembre 2011 e precisamente entro il 4/12/011. Per questi lavoratori é presente una norma di salvaguardia nella legge “Salva Italia”. Ai lavoratori di Poste Italiane, prossimi alla pensione, definiti esodati per aver accettato esodi incentivati entro il 31/12/011, é stato riconosciuto con il decreto “Mille proroghe” l’applicabilità del vecchio sistema pensionistico. Per entrambe le categorie dei lavoratori, qui indicate, é stato applicato il giusto principio di tutela della continuità retributiva, prima con la cassa integrazione e con la mobilità e poi con la pensione. Chiedo che questo stesso principio venga applicato, nel rispetto dell’articolo 3 della Costituzione, ai 230 lavoratori della Irisbus di Valle Ufita”.

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