Inflazione: troppo alta la media in Irpinia

Inflazione: troppo alta la media in Irpinia
L’inflazione è tornata a crescere dello 1,3% su base annua e dello 0,1% su base mensile così come confermato dall’Istat. “Nella nostra provincia viene registrato un aumento ancora più significativo dell’inflazione che si avvicina allo 1,7% su base annua e dello 0,5% su base mensile, dovuto soprattut…

Inflazione: troppo alta la media in Irpinia

L’inflazione è tornata a crescere dello 1,3% su base annua e dello 0,1% su base mensile così come confermato dall’Istat. “Nella nostra provincia viene registrato un aumento ancora più significativo dell’inflazione che si avvicina allo 1,7% su base annua e dello 0,5% su base mensile, dovuto soprattutto al forte aumento del prezzo della benzina superiore di circa il 4,5% in più del Centro e Nord Italia sottolineando ancora una volta la differenza tra cittadini del Nord e del Sud – ha dichiarato Iannone Celestino responsabile provinciale dell’Associazione Consumatori Civiltà 2000 – i prezzi del carburante sono in continuo aumento e oggi la verde supera quota 1,35 euro al litro, con tutte le compagnie petrolifere che hanno ritoccato al rialzo i propri listini con prezzi che oscillano da 1,346 euro di Agip a 1,377 euro di Shell. E’ evidente che nella nostra provincia c’è qualcosa che non va gli aumenti comunicati in questi ultimi due giorni dalle varie compagnie già sono stati registrati da inizio mese ad Avellino e Provincia, facendo un giro tra i vari distributori il prezzo della verde oggi sfiora in media 1,41 euro al litro circa il 5 % in più dei listini ufficiali comunicati oggi con un aggravio per i nostri automobilisti equivalente in media a 160,00 euro sull’acquisto annuale del carburante. E’ quindi necessario e urgente un monitoraggio dei prezzi nella nostra provincia e invitiamo l’Assessore Provinciale delegato a riunire un tavolo con tutte le associazioni di categoria e dei consumatori per fronteggiare chi specula sulle spalle di migliaia di persone che non riescono più a far fronte alle spese quotidiane, colpiti dalla forte crisi economica che ha colpito i lavoratori della nostra provincia.”

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