Evasione contributi e cig, i dati diffusi dall’Inps
Continua con successo la lotta all’evasione contributiva da parte dell’Inps. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati recuperati 2,6 miliardi di euro. Il dato quindi si riferisce al periodo gennaio-giugno, e mostra una performance assai positiva: +13,5% rispetto al risultato pur eccezionale (+66% sul 2008) dello stesso periodo del 2009. “E’ una conferma del grande lavoro di recupero crediti che l’Inps ha messo in atto in questi mesi – commenta il presidente Antonio Mastrapasqua – per contrastare il fenomeno dell’evasione contributiva. Con questo trend l’ambizioso obiettivo di arrivare a 6 miliardi di euro entro la fine dell’anno diventa realisticamente raggiungibile. Un altro segnale di efficienza nel recupero di risorse indebitamente sottratte alla collettività”. La performance segnalata per il recupero crediti, si unisce a un andamento positivo nella riscossione ordinaria: nei primi sei mesi, al netto della lotta all’evasione, sono stati riscossi 58,5 miliardi di euro di contributi: oltre un punto percentuale in più (+1,2%) rispetto al preventivo e anche leggermente superiore allo stesso periodo dello scorso anno (+0,3%). “La lotta all’evasione contributiva si associa all’azione di vigilanza che l’Inps continua a svolgere con efficacia sul mercato del lavoro – conclude il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – nei primi sei mesi dell’anno, nel corso di 44mila ispezioni, sono stati denunciati 34mila rapporti di lavoro in nero, oltre il 15% in più rispetto al piano preventivo della vigilanza definito per quest’anno”.
Diminuisce il “tiraggio” della cassa integrazione (Cig). Solo il 51,87% delle ore richieste e autorizzate è stato effettivamente utilizzato dalle imprese e dai lavoratori italiani. E’ questo l’ultimo dato disponibile, riferito al primo quadrimestre (gennaio-aprile) del 2010. Una sensibile diminuzione rispetto al primo bimestre dell’anno, quando il “tiraggio” era superiore al 60%. E’ un dato che mostra coerenze con quelli positivi diffusi per fornire il bilancio della Cig di giugno, che ha registrato una decisa frenata delle richieste (-11,4% rispetto al mese precedente). “Il dato del tiraggio, se letto insieme a quello delle ore autorizzate a giugno, sembra confermare un raffreddamento della temperatura della crisi –dichiara il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – peraltro altri e più autorevoli osservatori segnalano un sensibile aumento della produzione, che conferma il nostro dato. Il tiraggio mostra che la propensione a chiedere Cassa integrazione è doppia rispetto alla vera immediata necessità di utilizzarla”. Il basso “tiraggio” della Cig di quest’anno (51,87%) si confronta con il 64,7% registrato nel 2009 e con il 76,4% del 2008. Nel caso della cassa integrazione ordinaria (Cigo) il tiraggio 2010 si è fermato addirittura al 45,7%, e al 55,4% per la cassa integrazione straordinaria (Cigs), rispettivamente contro un tiraggio del 60,2% per la Cigo del 2009 (68,2% nel 2008) e un tiraggio del 72,4% per la Cigs del 2009 (era 84,4% nel 2008). Il dato aggiornato sul tiraggio viene una decina di giorni dopo la comunicazione delle richieste di cassa integrazione di giugno, in calo dell11,4% rispetto a maggio e per alcuni comparti in diminuzione addirittura rispetto al giugno 2009. In tutto il settore industriale le richieste di Cig nel mese di giugno 2010 sono diminuite rispetto a quelle di giugno 2009 (-6,1%). Alcune classi di attività segnalano una flessione (sempre giugno su giugno) anche se all’industria si somma il settore artigianato; ad esempio l’alimentare fa meno ricorso alla Cig quest’anno rispetto allo scorso anno (-4%), così come il metallurgico (-48,7%), il chimico (-17,2%) e l’energia (-45,3%). Complessivamente, dai dati di giugno 2010 sulle ore autorizzate di cassa integrazione, emerge che la differenza con il 2009 è sostanzialmente da imputare alla cassa integrazione in deroga (Cigd): la crescita della Cig è quindi determinata dall’estensione dell’ombrello di protezione per aziende e lavoratori che fino a un anno fa non avrebbero potuto accedere alla Cigo e alla Cigs. Le imprese che utilizzano la Cigd sono solo per poco più del 26% dell’Industria, il 38,1% sono dell’Artigianato e il 33,1% del Commercio.





