Distretto Calitri, si punta al polo della moda

Distretto Calitri, si punta al polo della moda
Da distretto tessile a polo della moda. E’ l’obiettivo di Confartigianato Avellino che punta a fare del nucleo altirpino un’area produttiva a forte vocazione manufatturiera. “Sul settore del tessile – spiega Ettore Mocella, Presidente Confartgianato Avellino – agiremo con leve diverse che vanno dal…

Distretto Calitri, si punta al polo della moda

Da distretto tessile a polo della moda. E’ l’obiettivo di Confartigianato Avellino che punta a fare del nucleo altirpino un’area produttiva a forte vocazione manufatturiera. “Sul settore del tessile – spiega Ettore Mocella, Presidente Confartgianato Avellino – agiremo con leve diverse che vanno dall’incubatore d’impresa, organismo funzionale non solo alle aziende in start-up ma anche al potenziamento di quelle già esistenti, alla formazione specialistica con la realizzazione di una scuola di alta sartoria”. “Intendiamo dunque – continua – porre in essere iniziative ed eventi in grado di esaltare gli ottimi prodotti che queste aziende sanno creare”. Già allo studio canali di finanziamento strategici per sostenere la svolta delle pmi manufatturiere. Tra questi il Piano di Sviluppo Rurale 2007- 2013 attraverso l’Asse 4 – Sviluppo Locale. “Da un’attenta lettura del Psr – spiega il numero uno dell’Associazione di Galleria Ciardiello – abbiamo infatti individuato la possibilità di fruire di finanziamenti non solo destinati a progetti strettamente legati all’agricoltura. L’accezione di sviluppo rurale si riferisce a tutto ciò che è legato al territorio, inteso come fucina di vocazioni produttive tradizionali ed altamente specializzate. E’ quindi uno sviluppo che si allarga al manifatturiero e di conseguenza anche al comparto tessile”. Una politica settoriale, che secondo Confartigianato, va inquadrata in una strategia di più ampio respiro. Quattro i pilastri di azione su cui intervenire per qualificare maggiormente la forza delle piccole imprese e ripensare così ad un nuovo modello della crescita domestica: innovazione, manifatturiero, turismo e agroalimentare. Un cambio di rotta nell´intendere lo sviluppo delle attività produttive in Irpinia che da tempo vede impegnata l’Associazione di categoria. Si tratta, in pratica, di mettere al centro del dibattito e della programmazione socio-economica delle istituzioni locali l’importanza strategica delle pmi (artigiane e non) come possibile asse portante dell´economia. Su questi spunti può essere ripensato anche un modello di sviluppo locale strutturato sulla forza delle piccole imprese. In tanto il Cnr (Consiglio Nazionale Ricerche) Toscana ha coinvolto Confartigianato Avellino nel progetto “Percorsi di Orientamento”: iniziativa finanziata e promossa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. La finalità è favorire la crescita dell’occupazione attraverso la creazione e la valorizzazione dell’impresa femminile nel settore tessile lungo l’intera filiera: dal settore agricolo a quello artigiano al fine di ricostruire, in un’ottica di sostenibilità ambientale, una “filiera corta del tessile”. Toscana, Campania, Emilia Romagna, Sardegna le regioni di studio interessate in cui si stanno raccogliendo dati strutturali e qualitativi per tracciare un dettagliato identikit dell’imprenditoria rosa e definire un quadro il più completo possibile sullo status quo della filiera tessile rurale-artigianale: comprendere, in sostanza, quali iniziative e attività imprenditoriali esistono sul territorio, che tipo di diffusione e di radicamento hanno, quali sono le problematiche rilevate, le criticità e i punti di forza. Già programmata una tavola rotonda sul tema progettuale, dal titolo “Lo scrigno di Aracne – Impresa femminile e filiera corta del tessile per la valorizzazione del territorio” che si terrà domani (mercoledì 22 aprile) presso la Camera di Commercio di Napoli. Tra gli interventi anche quello del presidente Mocella che relazionerà sulle prospettive che attendono la microimpresa artigiana femminile del tessile.

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