Crisi Irisbus, Cicchella: preoccupati per atteggiamento direzione

Crisi Irisbus, Cicchella: preoccupati per atteggiamento direzione

Stamane presso l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione della Provincia di Avellino, si è svolto l’incontro con i componenti del Tavolo Anticrisi composto dai segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil-Ugl e da Fiom -Fim-Uilm–Ugl Metalmeccanici e dai delegati Rsu della Irisbus per discutere delle problematiche inerenti lo stabilimento di Flumeri. Per l’Ugl ha partecipato il Segretario Generale dell’Ugl-Utl di Avellino Costantino Vassiliadis, il Segretario Provinciale dei Metalmeccanici Giovanni Cicchella e la Rsu Carlo Farisco.
“Dalla discussione è emersa una forte preoccupazione per l’atteggiamento della direzione Irisbus. – Esordisce il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Cicchella – Premesso che da tutti i componenti del tavolo è emersa la volontà di arrivare ad un accordo che preveda la ristrutturazione del sito di Valle Ufita, l’accompagnamento alla pensione per circa 250 lavoratori da integrare con nuova occupazione, l’Ugl ha espresso la necessità di coinvolgere le Amministrazioni locali della Valle dell’Ufita, delle Istituzioni provinciali e regionali nella vertenza. In merito, abbiamo chiesto all’Assessore Solimine di chiedere la convocazione di un tavolo presso il Ministero alle Attività Produttive finalizzato a raggiungere un accordo di programma tra Governo, Regione e Sindacati per rilanciare lo stabilimento anche attraverso nuove commesse per autobus urbani ed interurbani così come avviene già in Francia ed in Germania. Considerando che il parco autobus italiano è obsoleto ed altamente inquinante, questo potrebbe essere una grande occasione per lo stabilimento Irisbus di Valle Ufita. Inoltre, abbiamo evidenziato come attualmente non si può parlare di piattaforma logistica in Valle Ufita, dell’ampliamento del Nucleo Industriale di Pianodardine se non si arresta prima la crisi che attanaglia tutte le attività produttive della nostra provincia. Bisogna – conclude Cicchella – salvaguardare prima l’esistente per poi poter pensare ad un nuovo sviluppo”.

SPOT