Concia, è l’ora dei licenziamenti

Concia, è l’ora dei licenziamenti
Emergenza lavoro a Solofra. Secondo le stime degli operatori economici la ripresa economica ci sarà nel 2010. Nel frattempo le aziende devono cercare di restare a galla in attesa di tempi migliori. Nel polo conciario uno dei “costi” sui quali si interviene con maggiore frequenza è quello della forza…

Concia, è l’ora dei licenziamenti

Emergenza lavoro a Solofra. Secondo le stime degli operatori economici la ripresa economica ci sarà nel 2010. Nel frattempo le aziende devono cercare di restare a galla in attesa di tempi migliori. Nel polo conciario uno dei “costi” sui quali si interviene con maggiore frequenza è quello della forza lavoro. Il primo caso è quello della conceria Doc. All’interno di questo opificio conciario esiste anche un’altra società la Donet srl. Ebbene proprio la Donet srl ha avviato le procedura di licenziamento per quattro persone, in pratica l’intera sua forza lavoro. Situazione di crisi si registra anche alla Martucci Teresa – Rete Pelli. La Rete pelli ha messo in mobilità diciassette operai. E non si tratta di casi isolati visto che ci sarebbero altre aziende conciarie in difficoltà e proprio per questo sarebbero pronte ad avviare la procedura di licenziamento della forza lavoro. Insomma nuove perdite di posti lavoro all’orizzonte che rischiano di andare ad aggravare il generale stato di salute di un polo conciario che è costretto a fare i conti con il fenomeno tutt’altro che marginale del lavoro nero e di una irregolarità diffusa che spesso si “annida” in quelle fasi della produzione che sempre più spesso le aziende solofrane esternalizzano. Ed a testimoniarlo ci sono i controlli e le conseguenti decine di sequestri di attività industriali attuati dalle forze dell’ordine. C’è poi da fare i conti con un altro fenomeno: quello delle “scatole cinesi” ovvero l’attitudine a dare vita a società all’interno di società già esistenti con i lavoratori a fare da “pedine”. I lavoratori licenziati da una società vengono riassorbiti da un’altra magari con un contratto di lavoro a tempo determinato o peggio ancora con un contratto di lavoro interinale. Il risultato: l’abbassamento delle garanzie in favore dei lavoratori, una sempre più diffusa precarizzazione del lavoro in conceria ed il conseguente azzeramento del ruolo del sindacato come interlocutore nella gestione delle relazioni sociali.

SPOT