Bonifica, tagli in vista per i consorzi

Bonifica, tagli in vista per i consorzi
Sui consorzi di bonifica si sta per abbattere la scure della semplificazione, dell’accorpamento, della riduzione dei costi, del contenimento della spesa. Nella bozza Calderoli del codice della autonomie si prevede infatti che le Regioni abbiano un anno di tempo per avviare procedure di semplificazio…

Bonifica, tagli in vista per i consorzi

Sui consorzi di bonifica si sta per abbattere la scure della semplificazione, dell’accorpamento, della riduzione dei costi, del contenimento della spesa. Nella bozza Calderoli del codice della autonomie si prevede infatti che le Regioni abbiano un anno di tempo per avviare procedure di semplificazione e di riordino. Trascorso questo termine sarà il Governo a intervenire con la soppressione. In una prima versione si ipotizzava la cancellazione degli enti e il passaggio delle loro funzioni alle Province. Meno di un anno fa (settembre 2008) era già stato raggiunto un accordo Stato Regioni in materia e molti enti già si sono attivati. Per quanto riguarda la Regione Campania il taglio prevede una riduzione del numero da 11 a 7. Si tratta dei consorzi di bonifica Ufita, Aurunco, Bacino Inferiore del Volturno, Sannio Alifano, Conca di Agnano, paludi di Napoli e Volla, comprensorio Sarno, destra del Sele, Paestum – sinistra del Sele, Vallo di Diano e Tanagro, Velia – bonifica del bacino dell’Alento. A questi vanno aggiunti i due consorzi di miglioramento fondiario Picentino e Vallo della Lucania. I 119 consorzi associati all’Anbi acronimo che sta per associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari) gestiscono 200mila km di canali, si estendono su quasi 18 milioni di ettari e impiegano 7.860 dipendenti e 308 dirigenti. Gestiscono oltre 528 milioni l’anno da contributi obbligatori di soggetti che hanno proprietà sui comprensori di bonifica. Proprio avverso il consorzio di bonifica del Sarno i comuni del comprensorio solofrano-montorese hanno da tempo ingaggiato una battaglia legale per ottenere l’esenzione dal pagamento dei canoni legati alla bonifica. Canoni che spesso e volentieri non corrispondono ad interventi concreti sul territorio a vantaggio dei fondi. A Solofra questi canoni vengono poi percepiti con un duplicato della tassa che i cittadini già pagano sul collettamento e sulla depurazione delle acque.

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