Fiat, ecco lo sconto per pagare di più: il grottesco caso di un cliente irpino

Fiat offre lo sconto ai clienti per fare pagare di più.

Avete letto bene, è proprio così.

E’ tutto dettagliatamente documentato, altrimenti mai avremmo creduto che Fiat Auto potesse attuare una situazione che appare grottesca, paradossale, incredibile.

Ma vera.

Il caso: una cliente Fiat ha richiesto alla concessionaria Fiat Galdieri di Fisciano l’effettuazione del “primo tagliando” per la sua Fiat Panda che ha percorso circa 18mila chilometri in un anno.

All’accettazione del veicolo, vengono comunicate alla cliente tempistiche e spese, con un preventivo scritto da cui risulta che al ritiro della Fiat Panda si dovranno pagare 180 euro per quel primo tagliando

La cliente fa presente di avere ricevuto un buono sconto, dal servizio MyFiat, per incentivare l’effettuazione del tagliando proprio presso l’organizzazione Fiat, perchè ormai molti clienti si recano presso officine convenzionate che praticano prezzi sicuramente più bassi e le viene riferito di presentarlo alla cassa, al momento del pagamento.

Un’ora e 15 di lavoro e il tagliando è fatto, 50 euro per la manodopera (tariffa 40 € più iva ogni ora) più spese olio e filtro ed ecco il documento di pagamento secondo il prezzo concessionaria

A fronte della richiesta di € 180 dell’officina Fiat Galdieri, la cliente presenta il buono sconto  e riceve questa comunicazione: “Ah, possiede il buono sconto di Fiat? Benissimo, allora deve pagare 197 euro”.

Ma come, anzichè pagare 180 euro come concordato, devo pagare 197 euro?

Ma è uno scherzo?

E lo sconto?

Risposta: viene riconosciuto sul listino fiat tagliando Panda € 236

Quindi applicanto la scontistica su € 236 (prezzo per il primo tagliando su Panda) si ottiene prezzo € 197 con sconto

Chissenefrega del buono sconto! Al diavolo Fiat e la sua scontistica. Pago 180 euro e basta.

Eh no, ormai il buono è stato inserito e il prezzo “scontato” è di €  197,00 perchè tale “attenzione” verso il cliente viene praticata da Fiat rispetto al prezzo di listino, che ammonta a 236 euro per una Fiat Panda.

Un prezzo che solitamente si paga per autovetture di una certa consistenza, anche di marchi stranieri.

A quel punto il possessore della Panda contatta direttamente il servizio clienti Fiat attraverso il numero verde, vuole capire.

Ma come, Fiat mi offre uno sconto per farmi pagare di più?

L’interlocutore signor Nicola (guarda un pò, originario di Cervinara, un “quasi” paesano) prende a cuore la situazione e dopo avere esaminato il caso, attraverso lo stesso cliente chiede di confrontarsi telefonicamente con l’addetto della concessionaria Galdieri, il signor Michelangelo Napoli.

I due parlano del caso davvero strano, c’è da prendere una decisione ma non può essere fatto nell’immediato.

Fiat è come un Ministero: si deve sentire il capo di questo, il responsabile di quello, quest’altro ancora.

Il cliente non ritira l’autovettura e torna a casa (da Fisciano ad Avellino) in attesa di ricevere una risposta sul da farsi.

Prospetta a Irpiniaoggi il suo caso.

La nostra redazione si attiva: contattiamo l’ufficio stampa Fiat e dopo decine di mail e telefonate (sono impegnati al Salone di Ginevra, spiegano…) ecco la risposta dopo sette giorni.

Il cliente può ritirare l’autovettura e pagare euro 180,00, ovvero il costo originariamente stabilito dalla Concessionaria.

E lo sconto di mamma Fiat, e tutto il resto?

Così è Fiat, se vi pare.

Il cliente va a ritirare la Panda, dopo sette giorni, paga quanto dovuto e riceve una doppia sorpresa, stavolta graditissima.

1 – La vettura è stata sottoposta a lavaggio

2 – Sono stati sostituiti i tappetini

Un doppio omaggio della concessionaria Galdieri a fronte di una situazione grottesca, causata da mamma Fiat.

E’ questa la differenza tra chi sa “campare” e chi sa solo “comandare“.

Ed è ovvio che se il Concessionario dovesse cambiare marchio, il cliente seguirà Galdieri e non Fiat.

Questione di fiducia e disponibilità concrete. Con o senza sconto.

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