“Vino, meno burocrazia grazie all’approvazione del Testo Unico”

“L’approvazione del Testo Unico sul vino sarà strategica per il rilancio del comparto vitivinicolo irpino perché snellirà finalmente un settore che dedica tre mesi di lavoro ogni anno solo per le scartoffie burocratiche”. Lo scrive in una nota il direttore di Coldiretti Avellino e Campania, Salvatore Loffreda, all’indomani del via libera del Senato all’unanimità al ddl sulle semplificazioni che dovrà adesso però tornare alla Camera per l’approvazione definitiva, a distanza di oltre due anni dall…

“L’approvazione del Testo Unico sul vino sarà strategica per il rilancio del comparto vitivinicolo irpino perché snellirà finalmente un settore che dedica tre mesi di lavoro ogni anno solo per le scartoffie burocratiche”. Lo scrive in una nota il direttore di Coldiretti Avellino e Campania, Salvatore Loffreda, all’indomani del via libera del Senato all’unanimità al ddl sulle semplificazioni che dovrà adesso però tornare alla Camera per l’approvazione definitiva, a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari. “E’ giunta l’ora di fare in modo che la sburocratizzazione sia reale – sottolinea Loffreda – i nostri produttori non sono meno bravi di quelli stranieri ma hanno più limitazioni e pastoie burocratiche a bloccarli. Se dal vigneto alla bottiglia l’attuale rende necessario adempiere più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti ci rendiamo conto che siamo di fronte ad una partita irrinunciabile, perché il Testo Unico porterà alla semplificazione delle comunicazioni, alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, all’introduzione di sistemi di tracciabilità anche per i i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero. Tutti provvedimenti – conclude Loffreda – che daranno una boccata di ossigeno al comparto vitivinicolo irpino, prima industria della provincia con oltre 6mila gli occupati, 200 cantine e migliaia di piccoli e medi produttori”.

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