Patto per lo Sviluppo, Confartigianato all’incontro in Provincia

AVELLINO – “Occorre un’analisi dei fabbisogni formativi e occupazionali delle piccole imprese, in modo da attrezzare progetti di sviluppo mirati e politiche attive per il mercato del lavoro. Ma occorre soprattutto valorizzare il capitale umano e i giovani laureati nelle imprese artigiane”. Alla vigilia del Tavolo provinciale sul Patto per l’Irpinia la Confartigianato Avellino saluta come fatto estremamente positivo l’istituzione del tavolo per lo sviluppo perché esso costituisce, di per sé, un contributo importante alla realizzazione del capitale sociale, ossia quel sistema di relazione tra soggetti ed istituzioni che operano sullo steso territorio e che si impegnano per aumentarne la competitività.
Allo stesso tempo la Confartigianato provinciale, che giovedì sarà a Palazzo Caracciolo con il suo presidente Ettore Mocella, intende lanciare alcune proposte concrete, che alla base hanno la necessità di mantenere i giovani nella nostra provincia. Per questo si propone un progetto speciale che preveda l’inserimento (incentivi all’assunzione o distacco funzionale) di giovani nelle piccole imprese e nelle imprese artigiane per lo sviluppo di nuove competenze e di innovazione di cui le piccole imprese hanno estremo bisogno e per le quali non dispongono di professionalità interne.
Ad esempio con l’accompagnamento delle imprese artigiane e delle piccole imprese sui mercati internazionali. Con il ripristino del sistema dell’apprendistato per favorire l’incrocio tra giovani e mondo del lavoro. L’idea prevede anche agevolazioni per lo start-up per le imprese di nuova costituzione, le agevolazioni all’accesso al credito, gli interventi che consentano alle associazioni di categoria di preparare e qualificare risorse e creare reti di impresa e filiere innovative. E’ inoltre importante l’individuazione di percorsi per trasformare parte dei cassaintegrati in imprenditori (con corsi di formazione e incentivi).
Per quanto riguarda l’artigianato artistico è essenziale l’esperienza delle botteghe-scuola: si tratta di un insieme di laboratori di eccellenza che diventano luoghi di incontro e formazione per i giovani. E’ ovvio che per far questo occorre far nascere già nelle scuole medie la conoscenza dell’artigianato, e questo può esser fatto con il progetto Artifex.

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