Mobilità e distretto conciario, ora servono risposte

“A valle di varie riunioni e sollecitazioni da parte dei lavoratori di tutta la provincia e della manifestazione alla Prefettura di Avellino del 22 Giugno ultimo scorso ma in particolare per le sollecitazioni venute dai lavoratori del Distretto Industriale Conciario Solofrano, la Filctem Cgil e la Cgil di Avellino si faranno promotori, interagendo con la neo eletta Presidente del Consiglio Regionale Campania Rosetta D’Amelio, per cercare di dare risposte vere e concrete senza creare ‘false aspe…

“A valle di varie riunioni e sollecitazioni da parte dei lavoratori di tutta la provincia e della manifestazione alla Prefettura di Avellino del 22 Giugno ultimo scorso ma in particolare per le sollecitazioni venute dai lavoratori del Distretto Industriale Conciario Solofrano, la Filctem Cgil e la Cgil di Avellino si faranno promotori, interagendo con la neo eletta Presidente del Consiglio Regionale Campania Rosetta D’Amelio, per cercare di dare risposte vere e concrete senza creare ‘false aspettative’ ai lavoratori”. Così Franco Fiordellisi della Filctem Cgil. La questione è quella del decreto interministeriale 83743 che esclude i lavoratori che hanno la mobilità in deroga al 2015 e che gli preclude la possibilità di ulteriore otto mesi di ammortizzatore sociale in deroga nè a percorsi di riqualificazione lavorativa. “Cercheremo, con un’interlocuzione Istituzionale regionale, di avviare reali politiche attive del lavoro e di riqualificazione, proprio dal Distretto Solofrano in quanto riteniamo possa ancora essere volano di Sviluppo, di occupazione, di lavoro. Se anche l’Amministrazione comunale, cominciasse a dare risposte vere, iniziando da un controllo del territorio per la salvaguardia delle aziende sane, è di oggi la notizia di altri blitz contro aziende illegali da parte dei Carabinieri ed Ispettorato, monitoraggio e ‘famoso’ censimento che aspettiamo da anni, ripresa di Apo Emas miseramente abbandonato dopo i tanti proclami dell’amministrazione e, non per ultima, la questione inquinamento da pce con le mancate risposte a cittadini ed aziende a distanza di oltre un anno e mezzo dalla scoperta dell’inquinamento della falda con l’assenza, vergognosa e colpevole, di risposte dall’ex assessore regionale. Intendiamo riannodare, ripartire per l’ennesima volta, da un discorso sul lavoro e su politiche industriali senza ‘stancarci’, ben consapevoli che servono anche risposte immediate alle esigenze minimale e quindi economiche di queste famiglie”.

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