Mercato delle castagne: crisi all’orizzonte

Mercato delle castagne: crisi all’orizzonte
Dopo la crisi nel settore del vino, a breve la stessa sorte potrebbe toccare a quello delle castagne. A farsi portavoce della preoccupazione che regna tra i castanicolatori campani è stato questa mattina Davide Della Porta, presidente dell’associazione di categoria che è intervenuto nel corso di un …

Mercato delle castagne: crisi all’orizzonte

Dopo la crisi nel settore del vino, a breve la stessa sorte potrebbe toccare a quello delle castagne. A farsi portavoce della preoccupazione che regna tra i castanicolatori campani è stato questa mattina Davide Della Porta, presidente dell’associazione di categoria che è intervenuto nel corso di un convegno dedicato al problema del cinipide. Della Porta ha portato ad esempio quanto accaduto in Campania nella vicina Roccamonfina, terra dove ogni anno la raccolta delle castagne viene anticipata di quasi un mese rispetto alle altre zone. Ebbene, secondo i dati forniti da Della Porta gran parte del prodotto commercializzato negli Usa e nel nostro stesso paese sarebbe tornato indietro perchè invenduto. La causa sarebbe da ricercarsi soprattutto nella quotazione del dollaro e nella crisi economica che ha investito l’Europa. Per questa ragione proprio a Roccamonfina si sarebbe verificata già una prima sorta di “speculazione” sul prezzo. Nell’area del vulcano di Roccamonfina che produce ogni anno circa 300mila quintali di prodotto pregiato per un valore di circa 45milioni di euro, infatti, i grossisti – 5 o 6 in grado di fare il bello e il cattivo tempo sulla determinazione del prezzo alla fonte – hanno deciso, per questo autunno, di abbassare il prezzo del prodotto che lo scorso anno veniva pagato 1.50 € al kg. Quest’anno, invece, ogni agricoltore vede il proprio prodotto pagato poco più di 80 centesimi di euro per kg. Pesante la perdita per i produttori agricoli che devono sommare a questi problemi quelli già subiti dal Cinipide che distrugge il frutto durante la crescita. La vicenda,tuttavia, così come sottolineato dai produttori di Roccamonfina, presenta diversi aspetti anomali come quello legato alla costante dimunizione del prezzo alla produzione mentre dall’altra parte si registra un aumento del costo per il consumatore finale che paga un kg di castagna oltre 3 euro al chilo.

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