Irisbus, gli operai: “A Roma per la tutela dei nostri diritti”

ECONOMIA IRPINIA – Mercoledì 7 dicembre 2011 i lavoratori dell’Irisbus di Valle Ufita presidieranno il Ministero dell’Attività Produttive e successivamente il Ministero del Lavoro. “Al Ministero delle Attività Produttive – afferma in una nota il Comitato della Resistenza Operaia – andremo per chiedere al Governo l’attivazione del Piano Nazionale Bus e di conseguenza la non chiusura dello stabilimento Irisbus Valle Ufita. Successivamente al Ministero del lavoro per chiedere di tramutare l’accordo firmato il 2 novembre in cassa integrazione per crisi aziendale e di settore così la lotta può riprendere per la salvaguardia della missione produttiva dello stabilimento e la tutela di tutti i lavoratori nessuno escluso, né per età né per sesso.
Fanno sorridere i “comunicatini”, orali e via SMS, che in questi giorni sono circolati per attribuire il merito della ripresa di rapporto col MISE a questo o a quell’altro sindacato. Comprendiamo il malessere dei sindacati, ma se intendono rimettersi alla testa del movimento per la difesa dello stabilimento devono avere il coraggio fino in fondo di disdettare l’accordo “dei defunti”, accordo che decreta la chiusura dello stabilimento senza alcuna tutela dei lavoratori e soprattutto senza aprire alcuna prospettiva produttiva per il sito di Valle Ufita.
È solo l’intransigente e rigorosa lotta dei lavoratori che permette questo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, al quale ne seguiranno altri, fino al raggiungimento dell’obbiettivo strategico del Piano Nazionale Trasporti finalizzato – concludè il Comitato – al mantenimento dell’unico stabilimento di produzione bus in Italia”.

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