Irisbus, Cgil e Fiom: ora tocca al Governo e Confindustria

La CGIL e la FIOM di Avellino ripongono le ultime speranze nell’incontro di domani a Roma per la risoluzione della vertenza Irisbus al quale si auspica siano presenti i ministri e soprattutto dal quale giungano risposte precise. “Abbiamo assistito finalmente alla mobilitazione della politica, dei rappresentanti locali che si sono uniti ai sindacati nella protesta suggerendo anche soluzioni estreme come l’occupazione dello stabilimento, come già fatto nelle scorse settimane dalla CGIL di Avellino. La Cgil spera – afferma il segretario provinciale Vincenzo Petruzziello – che non ci sia bisogno di giungere a manifestazioni estreme, ma allo stesso tempo siamo pronti ad occupare lo stabilimento senza indugio. Questo può essere scongiurato solo se domani il Governo ed i Ministri si presentano all’incontro e propongono atti concreti per costringere la FIAT a recedere dalla volontà di chiudere lo stabilimento e trasferire la produzione. Riteniamo – aggiunge Petruzziello – che sia giunto anche il tempo di una presa di posizione da parte di Confindustria nei confronti della FIAT, in difesa dell’occupazione e della produzione dello stabilimento di Flumeri, Abbiamo avuto, insieme ai lavoratori fin troppa pazienza, ci aspettiamo che questa venga ripagata domani a Roma con atti concreti. Se ciò non avverrà già si conoscono quali saranno le strategie del sindacato e dei lavoratori”. “Chiederemo un congelamento – osserva Sergio Scarpa, segretario provinciale della FIOM CGIL di Avellino – della vertenza e della procedura che ha come termine il 22 di agosto, per poter riparlare a settembre e studiare una soluzione volta a salvaguardare l’azienda di Flumeri. Questa è una garanzia che solo i Ministri possono dare, ma se il tavolo di domani sarà ancora una volta un tavolo tecnico senza possibilità di mettere in stand-by la vertenza la strada della nostra protesta è già segnata”.

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