Fma, Morsa: in atto uno scaricabarile sulla pelle degli operai

“Continuano a non avere risposte le tante rimostranze fatte dagli operai della FMA , che nonostante abbiano maturato il diritto ad avere pagati 1700 euro dalla Regione Campania per aver frequentato dei corsi di formazione all’interno di un programma di sostegno al reddito per i cassintegrati, non si vedono ancora riconosciuto il compenso dovuto”. E’ quanto afferma la rsu Fiom-Cgil alla Fma di Pratola Serra. “E’ una vicenda che, che mostra come la politica sia completamente distratta dalle vicende che toccano i lavoratori che stanno pagando la crisi. E pensare che i fondi ci sono e sono spendibili. L’assessore a lavoro Nappi continua ad accusare il suo predecessore per non aver lasciato le carte a posto e di non poter risalire ai nomi dei lavorati che ancora devono avere i soldi. La classica risposta da “scaricabarile “ a cui siamo abituati da tempo. I nuovi che scaricano sui vecchi e viceversa. Intanto gli operi pagano. Gli stessi operai che hanno subito delle spese per raggiungere i luoghi dove si sono tenuti i corsi. E come se non bastasse la Regione trova il modo per aumentare le addizionali IRPEF ed i Tichet sanitari anche ai Cassintegrati della FMA. E’ anche incomprensibile come i Consiglieri Regionali eletti in provincia di Avellino non si interessino minimamente del problema di questi operai. Nessuno di questi si è degnato di dire una parola su questa vicenda. E pensare che prima delle elezioni Regionali tutti sembrava schierati al fianco degli operai della FMA”.

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