Cig, si potrà andare oltre le 52 settimane

Cig, si potrà andare oltre le 52 settimane
Nuova boccata d’ossigeno per le aziende in difficoltà che vedono crescere la possibilità di ricorrere alla Cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria. La Cassa integrazione ordinaria, così come quella straordinaria, potrà essere allungata oltre le 52 settimane. E’ quanto emerge dalle ris…

Cig, si potrà andare oltre le 52 settimane

Nuova boccata d’ossigeno per le aziende in difficoltà che vedono crescere la possibilità di ricorrere alla Cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria. La Cassa integrazione ordinaria, così come quella straordinaria, potrà essere allungata oltre le 52 settimane. E’ quanto emerge dalle risultanze della Conferenza Stato-Regioni sull’accordo quadro con il Governo che nel biennio 2009-2010 destina complessivamente 8 miliardi per intervenire nei confronti dei lavoratori colpiti dalla crisi con misure di sostegno al reddito che possono integrare programmi di formazione e riqualificazione. Per quanto attiene l’allungamento della Cig l’accordo prevede che nell’ambito della prima ripartizione, le risorse vengono destinate per la concessione o per la proroga alla vigente normativa di trattamenti in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, guadagni, di mobilità, di disoccupazione speciale ai lavoratori subordinati a tempo determinato e indeterminato, con inclusione di apprendisti e lavoratori somministrati. Con la deroga molte Regioni che stanno esaurendo le risorse per la Cig ordinaria possono quindi tirare un sospiro di sollievo: avranno i soldi per proseguire i trattamenti anche oltre le 52 settimane previste dalla normativa vigente. Quanto alla piena operatività delle misure la parola passa ai Governatori che dovranno convocare le parti sociali per esaminare l’elenco di criticità e siglare accordi territoriali, prima di stipulare la convenzione con il ministero del Lavoro per l’erogazione delle risorse. Sugli 8 miliardi, il contributo regionale ammonta a 2.650 milioni: di questi 2.145,6 milioni sono a carico dei Programmi Operativi Regionali 2007-2013 cofinanziati dal Fondo sociale europeo (Fse). Le risorse del Fse sono tradizionalmente destinate ad attività di formazione, ma il Governo ha ottenuto da Bruxelles la possibilità di utilizzarle come forme di integrazione al reddito in qualche modo collegate alle politiche attive del lavoro. In via cautelativa, essendo ancora in corso l’approfondimento tetcnico della Commissione Ue, la copertura integrale delle misure sarà comunque assicurata con anticipi a carico dei fondi nazionali.

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