Fiorentino Sullo, il centenario della nascita nei versi di Giovanni Cataldo

Ricorre oggi 29 marzo il centenario della nascita (1921) di Fiorentino Sullo, uomo politico irpino.

Quella che pubbichiamo è una poesia che Giovanni Cataldo, cittadino di Castelvetere sul Calore, ha voluto dedicare a un suo illustre compaesano, l’onorevole Fiorentino Sullo.

Lo stesso poeta irpino ha scritto altri versi dedicati al suo concittadino, riportati nei seguenti lavori.

Attraverso una serie di versi, il poeta ha tratteggiato la figura del personaggio politico irpino, ancora adesso ricordato per le sue brillanti intuizioni e le opere realizzate in favore dei suoi comprovinciali, una su tutte il tracciato dell’autostrada Napoli-Bari volutamente fatto progettare affinchè si snodasse lungo il territorio irpino.

Versi che meritano attenzione e riflessione.

Un nazareno nel paese dei giudei

Nel registro degli annali,
in prima pagina i natali
un Vangelo “elementare”
il ventinove marzo “Sullo” altare.

L’Onorevole è messia
“Paternus” e così sia
Costituente repubblicano
del ventuno l’italiano

Della “Crusca” un “Fiorentino”
letterato d’un irpino
una scienza di sentenze
il caro amico della gente

La “fuci-na” è di pensiero
è il fante condottiero.

Di un’insegna è lodato
Con le spine coronato
Con la Crucis in Porta Pia
di “Giudei” e così sia.

Nella sabbia con il vento
scorre l’Ofanto d’argento
Nella valle per sognare
con l’Arcangelo a vegliare

Lungo il viale è “l’avviamento”
con la croce di cemento
col “Calore” a tracimare
con le bisce a serpeggiare

Nella Piazza il “Monumento”
il castello è di cemento
la casa è di “Maria”
tante “Grazie” e così sia

Con il freddo maestrale
una croce a girare
in un “prato” di frumento
il mulino con il vento

Onorevole deputato
i ministeri hai celebrato

con la santa Eucarestia
l’ultima cena e così sia.

Il Convitto è Nazionale
un alloggio popolare

Giuda t’ha baciato
con la bocca rinnegato
con i corvi a saltellare
sul Calvario ad aspettare.

La sentenza dei Farisei
Il Cristo Re dei Giudei
e la “Gloria” la mattina
La Domenica è divina.

Un pettirosso a spaziare…
Libero di volare!

GIOVANNI CATALDO

SPOT