Tenta di stuprare russa: pakistano ai domiciliari ad Avellino

CASERTA – La picchia e tenta di violentarla, ma lei riesce a scappare. Vittima dello spregievole episodio è Olga, una giovane studentessa russa di 22 anni. Arriva al Centro antiviolenza sconvolta e ancora tumefatta per le percosse subite e per le ferite procurate durante la rocambolesca fuga. Non parla l’italiano, occorre l’interprete non solo per la traduzione, ma anche per comprendere i dettagli raccapriccianti del terribile racconto: è riuscita a scampare al suo assalitore arrampicandosi, scalza, su di una parete rocciosa che dava sulla spiaggia dove era stata condotta e dove l’uomo l’ha selvaggiamente picchiata prima di aggredirla per la violenza carnale. Riuscita a liberarsi, nel corso della fuga ha trovato riparo in un casolare nelle vicinanze, da dove è poi stata riaccompagnata a Caserta.
Pina Farina, responsabile del centro, Laura Vitagliano, la psicologa e gli altri componenti dello staff hanno un gran da fare in questi giorni per sostenere Olga ed i suoi amici, sei studenti giunti nel nostro paese per uno scambio interculturale. Aiutarli a superare lo shock è un impegno prioritario per gli operatori del Centro antiviolenza, qui ricevono tutto il supporto morale psicologico e medico necessario, affinchè possano almeno trovare la forza per il rientro nel proprio paese.
“Al Centro Olga è stata accompagnata dalla coordinatrice del gruppo degli studenti – racconta Pina Farina – insieme all’intero gruppo di amici studenti. Anche gli altri sono stati segnati da questa terribile storia e sono davvero molto provati. La ragazza da subito è stata condotta all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, prima per le cure opportune e poi per ulteriori controlli e lì è stata poi affidata alla psicoterapeuta del Centro antiviolenza, la dottoressa Laura Vitagliano.
Tutti gli operatori si sono attivati nel dare sostegno morale e psicologico al gruppo di studenti, sostegno che dura tutt’ora fino al giorno del loro rientro in patria. Una delle prime cose su cui lavorare è stata quella di cercare di fargli superare la paura di muoversi e spostarsi all’interno del nostro paese. A quanto pare, l’uomo che ha aggredito Olga è stato riconosciuto come un violentatore seriale e dunque possiamo paradossalmente ritenerci fortunati che la ragazza l’abbia scampata e sia ancora viva”.
La storia di Olga, nella sua tragicità, ha comunque il fine auspicato: l’uomo che ha tentato di abusare di lei, che l’ha sequestrata, picchiata e perseguitata per una notte intera, su di una spiaggia di Minturno, Mushtaq Hussain, un pakistano di 42 anni venditore ambulante, è stato rintracciato, fermato ed arrestato dagli uomini della stazione dei carabinieri di Casagiove – la giovane infatti, alloggiava all’Hotel Regina – al Comando di Francesco Ciardiello.
L’operazione dei carabinieri coordinati dal Comandante Ciardiello merita un plauso per la tempestività e l’ostinazione considerato che hanno risolto il caso nel giro di pochi giorni: il Luogotenente ha deciso infatti di rimanere sul posto per predisporre da vicino le ricerche. Dopo 36 ore dal fatto i Carabinieri hanno prelevato da Minturno undici stranieri, condotti nella caserma di Casagiove. Da lì un’altra dura prova per la ragazza che è stata messa dinanzi al riconoscimento del suo violentatore. L’uomo, il cui arresto è stato disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha confessato ogni addebito ed è agli arresti domiciliari presso la casa del fratello ad Avellino.

SPOT