Stupro L’Aquila, ricorso in Cassazione per scarcerazione di Tuccia

Depositato in Cassazione il ricorso contenente l’istanza di scarcerazione per Francesco Tuccia, il 21enne militare di Montefredane accusato di aver violentato una giovane studentessa laziale al termine di una nottata nella discoteca ‘Guernica’ di Pizzoli, tra l’11 e il 12 febbraio scorsi. La giovane era stata trovata riversa tra la neve priva di sensi nel piazzale del locale da un buttafuori e dal titolare del locale, che le avevano prestato le prime cure.
Tuccia era stato arrestato dopo 12 giorni dai fatti e rinchiuso nel carcere di Teramo. Per lui era stata disposta anche la sospensione cautelativa del servizio prestato presso il 33 Reggimento di artiglieria terrestre “Acqui” dell’Aquila.
“Per l’udienza ci vorranno almeno due mesi e mezzo”, ha riferito l’avvocato Antonio Valentini, che collabora con il collega campano Alberico Villani, difensore di fiducia di Tuccia. “Nel ricorso – ha detto Villani – abbiamo ribadito ciò che inutilmente avevamo scritto ai magistrati già in sede di Riesame”. Il 12 marzo scorso, infatti, davanti al tribunale del Riesame dell’Aquila, il collegio stabilì che i gravi indizi di colpevolezza non consentivano altra forma di detenzione se non il carcere.

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