Statale Appia: stop ai Tir fino a dicembre

IL DISAGIO – La statale Appia sta franando in uno dei tratti più trafficati. Da circa un mese uno smottamento circoscritto, ma consistente, si sta portando a valle un pezzo della storica strada adeguatamente recintata ma non ancora messa in sicurezza. In attesa di avviare i lavori di drenaggio e palificazione l’Anas è pertanto corsa ai ripari emettendo un’apposita ordinanza di interdizione veicolare ai mezzi che superano i 35 quintali di stazza. Questione di buon senso, e di sicurezza app…

IL DISAGIO – La statale Appia sta franando in uno dei tratti più trafficati. Da circa un mese uno smottamento circoscritto, ma consistente, si sta portando a valle un pezzo della storica strada adeguatamente recintata ma non ancora messa in sicurezza. In attesa di avviare i lavori di drenaggio e palificazione l’Anas è pertanto corsa ai ripari emettendo un’apposita ordinanza di interdizione veicolare ai mezzi che superano i 35 quintali di stazza. Questione di buon senso, e di sicurezza appunto per l’utenza. Dunque, da oggi fino al prossimo 29 dicembre nessun veicolo pesante potrà più transitare lungo il percorso stradale che va da Castel del Lago a Mirabella Eclano. Il traffico dei Tir verrà deviato su un percorso alternativo già individuato, la Provinciale 136. Tragitto più lungo e inverso, e forse complicato per chi è di passaggio e non è pratico della zona, ma necessario per scongiurare ulteriori cedimenti della strada interessata da altre crepe evidenti oltre al tratto franato qualche settimana fa. I disagi sono stati comunque messi in conto dai funzionari dell’Anas specie adesso che il traffico diretto verso l’area industriale di San Mango sul Calore si incrementerà perché la produzione stagionale comincerà a funzionare a pieno regime. Ma non mancheranno certo i disagi pure per l’utenza pendolare che dovrà subire le colonne dei Tir lungo la strada provinciale 136, quella che circumnaviga i centri abitati di Dentecane e Venticano. Più che il peso dei veicoli sono state, a quanto pare, le copiose infiltrazioni d’acqua piovana a causare l’abbassamento del livello stradale e il progressivo cedimento: non si esclude anche la presenza di una falda acquifera sotterranea che attraversa la strada tra le cause della vistosa erosione. Tutto è iniziato con la classica faglia che si apre nel catrame ma non desta preoccupazione fino a quando un intero pezzo stradale è sprofondato improvvisamente. L’asfalto ha poi ceduto poco alla volta fino allo smottamento attuale. E ogni giorno la strada si abbassa di qualche centimetro sotto gli occhi di quanti transitano e oseervano perplessi lo spettacolo e dei responsabili dell’Anas che hanno provveduto a segnalare la presenza del fenomeno con la segnaletica verticale, la recinzione e i semafori. Lungo il tratto infatti si procede a senso unico alternato: la carreggiata è stata molto dimezzata dall’erosione franosa che ha smosso persino i gabbioni di contenimento.

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