Solofra, scoperti due lavoratori in nero in un cantiere edile
SOLOFRA – Dopo l’intensificazione dei servizi che agli inizi di agosto aveva portato le Fiamme Gialle irpine alla scoperta di 16 lavoratori in nero, nella mattinata di ieri i finanzieri della Brigata di Solofra, agli ordini del maresciallo aiutante Giovanni CARUSO, hanno concluso un’attività ispettiva nei confronti due società presso un cantiere edile in Montoro Superiore.
Il controllo, finalizzato a verificare il rispetto delle disposizioni attinenti le posizioni dei lavoratori ed il regolare assolvimento dei connessi obblighi retributivi, fiscali e previdenziali (contributivi ed assicurativi), è stato preceduto da una preliminare acquisizione di tutti gli elementi informativi necessari, con appostamenti in loco e rilievi presso le banche dati in uso al Corpo: lo scorso 31 agosto veniva quindi dato corso ad un accesso, in Solofra, presso un cantiere ove risultavano operare due ditte del montorese, una esercente la propria attività nel settore delle costruzioni e l’altra specializzata in tinteggiature.
L’intervento presso il cantiere si sostanziava in una “fotografia” della situazione onde poi sviluppare presso gli uffici della Brigata gli elementi rilevati e verificare se per tutti i lavoratori presenti fosse stato regolarmente costituito il rapporto di lavoro sottostante (in linea con le disposizioni legislative di cui alla legge nr. 133/2008 istitutiva, tra l’altro, del cosiddetto “libro unico del lavoro”) e se le mansioni da questi svolte corrispondessero alla tipologia di contratto in cui erano stati inquadrati.
Il controllo portava alla scoperta di 2 lavoratori completamente “in nero”, impiegati cioè in assenza delle comunicazioni preventive e delle annotazioni nelle scritture o altra documentazione obbligatoria, quindi senza la copertura assicurativa e previdenziale. L’accertamento determinava pertanto la configurazione di precise responsabilità a carico dei titolari delle due società, identificati per tale G.V. (di anni 40), nato a Montoro Inferiore (AV), e per tale C.M. (di anni 20), nata ad Atripalda (AV) nei cui confronti scattavano le previste segnalazioni alla Direzione Provinciale del Lavoro di Avellino.
Diverse erano inoltre le altre violazioni rilevate dei militari a seguito del controllo e, laddove previsto dalla normativa vigente, i responsabili sono stati anche oggetto di specifica denuncia all’autorità giudiziaria. In particolare era rilevata l’omessa comunicazione contenente il nominativo dei lavoratori occupati (articolo 9 bis del decreto legge nr. 510/96), la mancata consegna al lavoratore una copia della comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro (articolo 4 bis del decreto legislativo 21.4.2000 nr. 181), l’impiego di lavoratori non risultanti dalle scritture (articolo 3 del decreto legge nr. 12/2002) oltre alla mancata messa in sicurezza del ponteggio in uso al cantiere e l’omessa istituzione del “Libro Unico del Lavoro”.
Nel corso delle attività ispettive veniva inoltre rilevata l’inosservanza delle disposizioni che prevedono la preventiva sottoposizione a visita medica del dipendente ogni qualvolta vi sia la possibilità d’esposizione ad agenti chimici pericolosi per la salute (prescrizione indicata all’articolo 229 del decreto legislativo nr. 81/2008).




