Sequestrate piante di marijuana, nei guai 44enne

Sequestrate piante di marijuana, nei guai 44enne

SAN MARTINO VALLE CAUDINA – Aveva piantato ben 106 piante di marijuana ma viene sorpreso dai carabinieri. E’ accaduto nella tarda serata di ieri, i militari della stazione di San Martino Valle Caudina hanno tratto in arresto un uomo del beneventano, P.C. di professione agricoltore, classe 1966 con precedenti specifici per tossicodipendenza, ritenuto responsabile del reato di produzione di sostanze stupefacenti. L’uomo, infatti, sfruttando il fatto di lavorare in un’area agricola adibita alla produzione di tabacco, aveva approfittato di un’ultima e recondita zolla di terra, ben distante dalla strada, quindi non visibile e raggiungibile solo attraversando la prima piantagione, per piantare ben 106 piante di marijuana.
Le piante di marijuana, messe nel terreno in modo sistematico (prova di una mano esperta) erano regolarmente annaffiate con la stessa acqua che irrigava la piantagione del tabacco e questa circostanza, sommata al fatto che il passaggio dell’uomo su quegli appezzamenti non era affatto sospetto (essendo appunto un coltivatore di quella piantagione) ha reso oltremodo difficile ai carabinieri l’identificazione del reale possessore di quelle piante.
Ma ieri sera, i carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina hanno avuto la possibilità di pizzicare finalmente l’uomo in flagranza di reato, proprio nell’atto di sistemare quelle sue piante che, ad oggi, avevano già raggiunto un’altezza di ben 2 metri.
Una volta fermato l’uomo, i carabinieri hanno proceduto a portarlo in caserma per l’espletamento dei relativi atti di polizia giudiziaria e, contestualmente, a espiantare tutte le piante di marijuana per il successivo sequestro e per le conseguenti analisi da effettuarsi, anche per la determinazione del principio attivo e per la potenziale quantità di dosi che da quelle 106 piante si potevano produrre.
L’uomo, intanto, verrà nella mattinata odierna processato per direttissima presso il Palazzo di Giustizia di Avellino con l’accusa di produzione di sostanze stupefacenti.

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