Scontri derby Avellino- Napoli 2003, la Cassazione conferma la condanna di appello per quattro tifosi napoletani

Devastarono  lo stadio Partenio in occasione del derby Avellino-Napoli del 20 settembre 2003, la  Cassazione  ha respinto  i ricorsi presentati da quattro imputati  napoletani  condannati anche in secondo grado.

 

I giudici della suprema Corte hanno confermato la   pena inflitta in secondo grado nei confronti di Marino Lippiello a 5 anni e 4 mesi di reclusione, Ciro Marigliano a 5 anni e 4 mesi di reclusione, Pasquale Mauro 8anni di reclusione, Luciano Treglia a 8 anni di reclusione. Quattro  sono stati anche condannati al pagamento delle spese processuali nei confronti delle parti civili costituite – dei rappresentati delle forze dell’ordine e la Misericordia di Avellino – rappresentate dagli avvocati Innocenzo Massaro e Giuseppe Liccardo.

 

Era il 20 settembre del 2003 quando dentro e fuori lo stadio si scatenarono numerosi e violenti tafferugli tra forze dell’ordine e tifosi del Napoliin cui perse  la vita il giovane Sergio Ercolano dopo un volo di circa 20 metri su una pensilina della Curva Nord, il settore riservato ai tifosi ospiti.

Gli otto ultras erano stati condannati, in primo grado, a pene dai tre ai nove anni di reclusione per devastazione e saccheggio. Il tribunale aveva disposto anche il risarcimento di 120mila per il Comune di Avellino, di 10mila per la Misericordia e 8mila per ognuno dei carabinieri e dei poliziotti rimasti feriti negli scontri.

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