Coltivavano marijuana, denunciati padre e figlio

Coltivavano marijuana, denunciati padre e figlio
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montella, con personale in uniforme ed in borghese, coadiuvati da personale del Nucleo Cinofili dei Carabinieri, hanno scoperto un’intera piantagione di canapa indiana in parte già raccolta, recuperando e sottoponendo a sequestro circa una venti…

Coltivavano marijuana, denunciati padre e figlio

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montella, con personale in uniforme ed in borghese, coadiuvati da personale del Nucleo Cinofili dei Carabinieri, hanno scoperto un’intera piantagione di canapa indiana in parte già raccolta, recuperando e sottoponendo a sequestro circa una ventina di piante di sostanza psicotropa alte circa due metri, del peso complessivo di oltre 40 Kg, alcune delle quali già essiccate e quasi pronte per essere “fumate”. La sostanza stupefacente è stata rinvenuta a seguito di una perquisizione domiciliare estesa anche al terreno retrostante l’abitazione dove sono state rinvenute le piantine mature e pronte per essere raccolte. Il terreno, infatti, seppur a ridosso del centro di abitato di Montella, si adattava bene a tale scopo, visto che le piantine di canapa erano state piantate e coltivate in una zona ben nascosta sia dalle alte sterpaglie dei terreni limitrofi che dall’abitazione del “coltivatore” che si serviva anche di bottiglie e lattine utilizzate per annaffiare le piantine, rinvenute dai Carabinieri sul posto. La perquisizione è poi proseguita anche in un essiccatoio posto poco distante, dove i Carabinieri hanno rinvenuto altra sostanza stupefacente, già raccolta ed in fase di essiccazione. Padre e figlio, avevano estirpato e raccolto le piante di canapa indiana già mature ed avevano ben pensato di farle “asciugarle” utilizzando un essiccatoio simile a quelli utilizzati per l’essiccazione delle castagne. Dalle marijuana sottoposta a sequestro, sarebbe stato possibile ricavarne decine di “dosi” pronte per essere immesse sul mercato dell’Alta Irpinia e che avrebbero fruttato decine di migliaia di euro a spacciatori senza scrupoli che attentano all’integrità di giovani senza scrupoli dell’Alta Irpinia. Padre e figlio insospettabili allevatori, dunque, sono stati denunciati con l’accusa di “coltivazione e spaccio illeciti di sostanza stupefacente del tipo marijuana”. I risultati operativi conseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Montella indicano quanto sia concreto il rischio, nell’Alta Irpinia, della diffusione dell’hobby di coltivare in proprio piantagioni di canapa indiana, fondamentale per la preparazione della sostanza stupefacente a base di marijuana, rimedio obbligato per gli spacciatori locali alla luce dei costanti controlli effettuati dai Carabinieri sia sulle principali arterie che sulle strade secondarie, al conseguente sistematico controllo dei pregiudicati e tossicodipendenti della zona che si recano a Napoli per acquistare stupefacenti, impegno comprovato dalle numerose segnalazioni alla Prefettura di Avellino quali “assuntori”, denunce in stato di libertà sia per il possesso di stupefacenti che per la guida sotto l’effetto di tali sostanze e conseguente ritiro delle patenti di guida e sequestro e confisca delle auto. Solo nel corso dell’ultimo anno, inoltre, i Carabinieri hanno individuato, almeno una decina di piantagioni, denunciandone in stato di libertà i responsabili. Le indagini dei Carabinieri sono state condotte in collaborazione con la Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinata da Procuratore Capo Dott. Antonio Guerriero.

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