Riciclava i soldi del clan Cava, sequestrati beni ad imprenditore

La squadra mobile di Avellino in sinergia con la Divisione anticrimine della questura del capoluogo irpino sta dando esecuzione ad un decreto di sequestro beni preventivo a carico di G. P., un imprenditore di Taurano (Avellino) ritenuto vicino al clan camorristico Cava di Quindici. Il decreto emesso dal tribunale di Avellino, riguarda beni per un valore di 4 milioni, nello specifico una ditta di serramenti, 34 beni immobili, 8 autoveicoli e 5 conti correnti. L’uomo, titolare di una aziend…

La squadra mobile di Avellino in sinergia con la Divisione anticrimine della questura del capoluogo irpino sta dando esecuzione ad un decreto di sequestro beni preventivo a carico di G. P., un imprenditore di Taurano (Avellino) ritenuto vicino al clan camorristico Cava di Quindici. Il decreto emesso dal tribunale di Avellino, riguarda beni per un valore di 4 milioni, nello specifico una ditta di serramenti, 34 beni immobili, 8 autoveicoli e 5 conti correnti. L’uomo, titolare di una azienda che opera nel settore delle forniture edilizie, era finito nell’inchiesta che nel 2008 aveva portato all’arresto di 48 persone ritenute organiche al clan camorristico che da decenni è attivo nel Vallo di Lauro. Le risultanze investigative avrebbero accertato che l’imprenditore, attraverso le sue attività commerciali, “ripuliva” e reinvestiva il denaro proveniente dalle attività criminose del clan guidato da Biagio Cava, che lo considerava un fidatissimo riferimento per l’attività di riciclaggio di ingenti risorse finanziarie derivanti dalle estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori e dal traffico di droga.
A seguire le interviste realizzate stamane a margine della conferenza stampa tenuta presso la Questura di Avellino.

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