Processo Aste Ok, tensioni in aula tra l’avvocato Taormina e il collegio

Tribunale Avellino

Aste ok, nuova udienza  stamattina per il processo nato dall’inchiesta ” del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d’illeciti che vede protagonista il Clan Partenio.

Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduta dal presidente Melone, a latere Vincenza Cozzino e Gilda Zarrella,   si è concluso il controesame dell’avvocato Alberico Villani – difensore di fiducia di Aprile Armando  –  del luogotentente del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino. Il militare,  in risposta alle domande del penalista, ha dichiarato  che l’intervento dei fratelli Galdieri nella turbativa delle aste è evidente e riscontrato dall’attività investigativa e  dalle intercettazioni.

In aula il milatare ha ricordato una conversazione intercorsa tra i fratelli Galdieri nel 2019. Nella stessa, si parlava di Armando Aprile, di cifre e di accordi. Nello specifico, Nicola Galdieri  avrebbe affermato che il primo accordo proposto, pari al 7%, non convinceva il più giovane dei fratelli e, a suo dire, sarebbe dovuto essere almeno del 20%

Successivamente, è stato il turno del controesame dell’avvocato Carlo Taormina, difensore di fiducia di Gianluca Formisano. Il luogotenente, nel rispondere alle domande dell’avvocato Taormina, descrive la presenza della criminalità organizzata nel territorio dell’Alta Irpinia ed in particolare  episodi   avvenuti nei comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Montemarano.  Il militare ha ribadito che non ci sono intercettazioni dirette tra Formisano e gli altri principali imputati nel procedimento.

 

Numerose le  interruzioni avvenute durante l’escussione in aula del luogotenente dei carabinieri. E molte anche le contestazioni da parte del Pubblico Ministero antimafia, Anna Frasca, in merito alle  domande che l’avvocato Taormina  ha rivolto al testimone  in  sul coinvolgimento del suo assistito sull’attività turbativa. Il militare ha affermato che, dalla ricostruzione delle conversazioni con Forte Livia, emerge indirettamente il coinvolgimento di Formisano.

Le interruzioni nel corso della testimonianza, però, non diminuiscono e – tra il presidente Melone e l’avvocato Taormina  si innesca un’accesa discussione.  “Lei è prevenuto nei miei confronti!” ha tuonato in aula il noto penalista rivolgendosi al giudice. “Queste domande sono inammissibili, non è questo il modo di fare un esame!”, ha aggiunto il Pm Frasca che, oggi in aula, ha contestato ripetutamente i quesiti del difensore di Formisano.

Dopo una breve pausa, l’udienza riprende con il racconto del momento dell’aggressione di Nicola Galdieri quando, quest’ultimo,avrebbe afferrato la supertestimone per il bavero del cappotto, sferrandole un pugno e uno schiaffo. Questo episodio sarebbe  avvenuto alla presenza di Livia Forte, Modestino Forte, Armando Aprile, Carlo Dello Russo e, infine, proprio di Gianluca Formisano, difeso dall’avvocato Taormina. Successivamente, il luogotenente ha ribadito di non sapere se la donna, dopo quell’episodio, ha partecipato ad altre aste: “Non mi risulta”.

La prossima udienza, adesso, è fissata per il prossimo 14 giugno.

Aste

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