Processi addomesticati, perquisizioni anche a Montoro

Perquisizioni sono state effettuate anche a Montoro nell’ambito dell’inchiesta su un comitato d’affari che operava nel palazzo di giustizia di Salerno. A Montoro è stata effettuata una perquisizione a carico di un funzionario in servizio presso l’ufficio recupero crediti del gip del tribunale di Salerno. Una storia di interferenze, raccomandazioni, processi pilotati e computer violati per accedere a informazioni riservate. È lo scenario investigativo disegnato dall’inchiesta che ha portato all’e…

Perquisizioni sono state effettuate anche a Montoro nell’ambito dell’inchiesta su un comitato d’affari che operava nel palazzo di giustizia di Salerno. A Montoro è stata effettuata una perquisizione a carico di un funzionario in servizio presso l’ufficio recupero crediti del gip del tribunale di Salerno. Una storia di interferenze, raccomandazioni, processi pilotati e computer violati per accedere a informazioni riservate. È lo scenario investigativo disegnato dall’inchiesta che ha portato all’esecuzione di dieci perquisizioni, nei confronti, in particolare, di un giudice, nonché di avvocati, cancellieri e di un funzionario della Provincia di Salerno, per una serie di reati che vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione in atti giudiziari, abuso di ufficio, traffico di influenze, millantato credito, rivelazione di segreto di ufficio e accesso abusivo in un sistema informatico. Un ruolo centrale sarebbe stato rivestito, secondo l’ipotesi accusatoria al vaglio della procura di Napoli, dal giudice Mario Pagano, 56 anni, che è stato in servizio nella sezione civile del Tribunale di Salerno prima di trasferirsi al Tribunale di Potenza. In particolare, Pagano avrebbe raccolto informazioni sulle cause che gli venivano «segnalate» da esponenti del presunto sodalizio allo scopo di pilotare i fascicoli ed assegnarli a giudici «compiacenti» o da contattare per «condizionarne la decisione». Cause soprattutto civili e controversie tributarie (Pagano ha fatto anche parte della commissione tributaria di Salerno). L’inchiesta è stata avviata dai pm Celeste Carrano e Ida Frongillo della procura di Napoli – competente ad indagare sui magistrati del distretto di Salerno – coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino.

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