Pestata a sangue con il figlioletto tra le braccia
SERINO – Percosse, ingiuire e minacce alla convivente. La donna è stata picchiata nonostante avesse in braccio il suo bimbo di pochi mesi. L’ennesima storia di violenza tra le mura domestiche arriva da Serino. Intorno alle 23:00 di ieri sera, i carabinieri hanno ricevuto la richiesta d’intervento di una donna slovacca di 32 anni: la giovane è la convivente di un noto pregiudicato del posto. Giunti immediatamente sul posto, i carabinieri hanno trovato la donna sanguinante con un bambino di pochi mesi in braccio. Il compagno, in evidente stato di ubriachezza, nonostante la presenza dei militari ha continuato ad inveire contro la donna lanciandole addosso ciabatte e altre suppellettili. “Ti ammazzo, ti faccio a pezzi con il motosega” – ha gridato l’uomo alla donna in presenza dei carabinieri. Non contentto, il pregiudicato si è scagliato poi contro gli uomini dell’Arma, colpendo i militari con calci e pugni. E’ finito in manette con l’accusa di minaccia aggravata e lesioni personali ai danni della convivente, ma anche di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. In cinque mesi, è già la terza volta che i militari della stazione Carabinieri di Serino traggono in arresto l’uomo, G.C. di 33 anni, e tutte e tre le volte anche per gli specifici reati di ubriachezza e resistenza a pubblico ufficiale.




