Nuovo clan Partenio, testimoni minacciati nel processo: rigettata la richiesta del pm Antimafia

Tribunale Avellino

Nuova udienza, oggi pomeriggio, presso il tribunale di Avellino del processo clan Partenio, che vede imputati gli affiliati dell’ organizzazione criminale accusati di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti.

L’udienza si è aperta con con l’escussione del luogotenente dei carabinieri Pasquale Maffei che si è sottoposto all’esame degli avvocati della difesa. Dinanzi al collegio presieduto dal giudice Gianpiero Scarlato con i giudici a latere – Giulio Argenio e Lorenzo Corona il militare ha dichiarato che Pasquale Galdieri dai controlli effettuati più volte anche sul luogo di lavoro “non ha mai violato le misure di sicurezza alle quali negli anni è stato sottoposto sia nel 2009 e dal 2013 al 2018”. “Non è mai stato notato- ha affermato il militare- inoltre in compagnia di persone armate. Qualora lo avessimo visto avremmo dovuto dare seguito a dei provvedimenti”.

Successivamente, poi, veniva sciolta la riserva sull’eventuale subornazione dei testi. Il tribunale di Avellino, in composizione collegiale, ha sciolto, infatti, la riserva, rigettando la richiesta avanzata dal pubblico ministero della direzione antimafia, Simona Rossi che – lo scorso 30 gennaio – aveva chiesto al collegio, di acquisire le dichiarazioni rese in fase di indagine da una decina di testimoni che sarebbero stati minacciati. Al termine di una discussione delle difese andata avanti per due ore e dopo una breve camera di consiglio e’arrivata la decisione. In una lunga ordinanza letta in aula il presidente del Collegio Gianpiero Scarlato ha evidenziato, alla luce di una serie di sentenze della Cassazione, come “l’insieme degli elementi valorizzati dal pm non appaiano sufficienti a dimostrare che l’ atteggiamento manifestato dai testimoni possa essere riconducibile ad un condizionamento esterno. Nessun elemento sufficiente a giustificare che i testimoni abbiano avuto un atteggiamento diverso per le minacce dunque. Così come avevano sostenuto nella discussione i penalisti del collegio difensivo”.

Intanto nella prossima udienza fissata il 2 maggio il collegio presieduto dal giudice Scarlato scioglierà la riserva sulle integrazioni istruttorie del pm e dei legali , le cui istanze dovranno essere depositate entro il 26 aprile.

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